REDAZIONE ANCONA

Cristina D’Angelo lascia le Marche: bilancio positivo per i vigili del fuoco

Cristina D’Angelo, direttrice regionale dei vigili del fuoco, traccia un bilancio positivo prima di trasferirsi in Veneto e Trentino Alto Adige.

Lotta agli incendi boschivi. Sono stati 800 nelle Marche. Il saluto della D’Angelo

Cristina D’Angelo lascia il comando regionale dei vigili del fuoco per trasferirsi al Nord, in Veneto e Trentino

Alluvioni, incendi boschivi, maltempo, vento. Sta per concludersi un altro anno difficile per i vigili del fuoco, che salutano la direttrice regionale, al comando dal luglio dello scorso anno: il dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile l’ha infatti nominata nuovo direttore interregionale del Veneto e Trentino Alto Adige. Cristina D’Angelo sta preparando i bagagli e assumerà l’incarico nelle prossime settimane, intanto traccia un bilancio dei suoi diciotto mesi marchigiani, ricordando anche i numeri del suo periodo ad Ancona, come quelli degli 800 incendi boschivi che ogni anno flagellano d’estate il territorio delle Marche.

"Il bilancio di questo anno e mezzo è assolutamente positivo –, ho acquisito una conoscenza di questo territorio cui ho cercato di restituire l’esperienza accumulata in trent’anni nel corpo nazionale dei vigili del fuoco, cercando di portare novità, mantenendo elevati gli standard del soccorso tecnico urgente, ma cercando anche di migliorare tutta l’attività di prevenzione, assolutamente fondamentale. Da una parte me ne vado contenta, perché ricoprirò un incarico di prestigio, visto che sarà direttore interregionale di Veneto e Trentino Alto Adige. Dall’altra a malincuore, perché chiudere tutto lascia sempre un po’ d’emozione". Cristina D’Angelo ha quindi ricordato i numeri del 2023 e del 2024: "Nella regione abbiamo compiuto circa 33mila interventi nel 2023, a oggi nel 2024 siamo a circa 28mila. Tante le esercitazioni, quelle nazionali di colonna mobile regionale, nell’area di Pesaro Urbino simulando un’alluvione, in quella di Ascoli Piceno simulando un incendio boschivo complesso e ancora nella zona di Pesaro Urbino, simulando un terremoto. Più tutta una serie di altri addestramenti. Abbiamo fronteggiato sedici micro emergenze nelle varie province. Abbiamo modernizzato la sala operativa regionale che ha una funzione di coordinamento di tutte le altre sale operative ed è l’interfaccia con il centro operativo nazionale del ministero. Abbiamo aggiunto anche un’unità cinofila, da quattro siamo passati a cinque, che viene utilizzata in particolare nelle ricerche di persone scomparse. Importante anche l’incremento dei droni che sono utilizzati per individuare con rapidità le aree degli incendi. Per l’antincendio boschivo abbiamo utilizzato 2300 unità: sono stati circa 800 gli incendi e circa 200 gli ettari bruciati, nel 2023 come nel 2024".

Giuseppe Poli