In provincia di Ancona sono oltre 90 le aziende della filiera dell’automotive. Tra queste il 64 per cento sono Tier3, cioè sub-fornitrici generaliste in primis per le Pmi con un fatturato annuo inferiore a 10 milioni di euro. Sono dislocate, principalmente, nelle tre macroaree dell’Osimano, dello Jesino e del Fabrianese.
Le aziende muovono un fatturato complessivo che supera 1,7 miliardi di euro, occupando più di 6mila dipendenti, con un rapporto fatturato 2023/2022 in decrescita, per il 74 per cento delle aziende. Questi i dati emersi dalla mappatura della filiera automotive realizzata da Confindustria Ancona in un momento in cui l’industria automobilistica europea si trova ad affrontare una profonda crisi di carattere industriale, tecnologico e culturale, con la consapevolezza che anche a livello locale è necessario intervenire con progetti che possano essere di aiuto alle aziende per affrontare i cambiamenti. La mappatura rientra nel progetto di più ampio respiro per il settore automotive promosso da Confindustria Ancona, che nel marzo scorso ha aperto un tavolo tecnico permanente composto da un pool di dieci aziende tra Tier1 (fornitori diretti di moduli e sistemi) e Tier2 (produttori di sotto-insiemi, componenti e attrezzature commissionati dai Tier1) della provincia. Obiettivo è quello di evolvere la loro catena di fornitura locale verso una conoscenza delle trasformazioni del settore e una sinergia strategica e operativa per offrire agli Oem soluzioni e competenze innovative. Ask Group, Cagnoni, Cebi Italy, Loccioni, Raicam, Semar, Skg Italia, Somipress, Techpol, Zannini: queste le dieci aziende che stanno lavorando insieme per capire quanto conta per l’Anconetano il settore dell’auto, quali sono le principali richieste degli Oem e su quali competenze tecniche e tecnologiche investire. "L’automotive nella provincia di Ancona rispecchia il modello di manifattura diffusa alle radici dell’imprenditoria marchigiana", ha detto Michele Palmieri, vicepresidente di Confindustria Ancona con delega all’Innovazione e general manager di Semar, dove si è tenuto di recente il primo appuntamento di un ciclo di incontri dal titolo ‘Automotive quale futuro?’. Presente anche il presidente di Confindustria Ancona Diego Mingarelli che ha sottolineato "l’importanza di lavorare in ottica di filiera per promuovere una crescente sinergia tra le imprese". Per lui, "questa iniziativa va nella direzione giusta perché ha acceso i riflettori su un comparto all’avanguardia e strategico per il nostro territorio". Coinvolti nel primo confronto i rappresentanti di Ducati, parte del Gruppo Volkswagen e Anfia.