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Covid Ancona, gravissima e non vaccinata: i medici fanno nascere il bambino

Il piccolo pesa un chilo. Il direttore di Ostetricia, Ciavattini: "Qui abbiamo sempre preso tutte le pazienti, eccetto un caso. Ma le cose adesso stanno migliorando"

Le analisi in laboratorio

Ancona, 27 gennaio 2022 - E' nato nel pomeriggio il bimbo della giovane, a metà del percorso gestazionale, ricoverata in gravi condizioni in terapia intensiva al Salesi. La donna, una trentenne di Teramo, è arrivata la notte scorsa al pediatrico di Ancona a causa delle pesanti conseguenze provocate dal Covid a livello polmonare. ed è seguita con la massima attenzione dall’équipe del dottor Alessandro Simonini, primario dell’anestesia e rianimazione del Salesi, ma anche da quello del dipartimento di ostetricia e ginecologia guidato dal professor Andrea Ciavattini.

È un maschietto, pesa circa 1 kg, e ora è assistito in Terapia intensiva neonatale. La mamma, intubata, dopo il cesareo, eseguito in anestesia generale, è stata riportata in Rianimazione Pediatrica.

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La donna abruzzese ha contratto il virus e non essendo vaccinata contro il Covid ha visto il suo quadro clinico peggiorare in pochi giorni e in maniera drammatica. Per ora la gravidanza viene mantenuta regolare, ma si spera non intervengano complicazioni collegate all’infezione. Il numero delle future mamme non vaccinate che arrivano nelle aree Covid del Salesi è sempre molto elevato, ma per fortuna in calo: "All’inizio è stata durissima, i timori che il vaccino potesse influire sulla gestazione del feto ha spinto tantissime donne a non immunizzarsi contro il Covid – spiega il professor Ciavattini – Adesso le cose vanno meglio, ma tre future mamme su cinque sono ancora non vaccinate. Ciò nonostante le rassicurazioni basate su protocolli scientifici che hanno ormai stabilito, senza sé e senza ma, la totale sicurezza e compatibilità dei vaccini sia durante la gravidanza che nel periodo dell’allattamento. Inoltre, la terza dose o booster può essere somministrata alle gestanti insieme ai vaccini contro l’influenza e la pertosse, senza controindicazioni. La settimana scorsa in una giornata tipo abbiamo avuto tre parti e di questi due donne erano non vaccinate".

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C’è poi un altro aspetto molto importante da tener presente: "Proprio ieri di tre donne che sono entrate nell’area di nostra competenza in ostetricia – aggiunge Ciavattini – due avevano problematiche diverse, ma poi sono risultate positive al Covid. La terza era la donna abruzzese in prognosi riservata. È chiaro che tutto questo scompagini l’attività tra parte ‘pulita’ e parte Covid. Detto questo noi, a parte un caso, abbiamo sempre accettato e preso tutte le pazienti in arrivo al Salesi. È chiaro che il Covid impatti moltissimo sull’attività generale dell’ospedale e margini di allargamento degli spazi non ci sono. Siamo riusciti a ricavare un’area Covid di supporto per pazienti temporanei da valutare nel nostro reparto sottraendo gli spazi ad alcuni studi medici e a parte degli spogliatoi del personale. Non c’erano alternative".  

Complessivamente il Salesi ospita 11 casi di pazienti Covid. Oltre alle partorienti prima descritte ci sono anche bambini: "Per fortuna in Tin (Terapia intensiva neonatale, ndr) non abbiamo neonati positivi al Covid – conclude il primario di ostetricia – ce ne sono però sia in malattie infettive che nell’area non intensiva dell’ospedale".