L’anno Zero della Cardiochirurgia e Cardiologia Pediatrica e Congenita dell’ospedale di Torrette è partito nel settembre scorso quando il nuovo primario, il dottor Sergio Filippelli, in arrivo dal Bambin Gesù, ha ripreso in mano il reparto. Le lancette dell’orologio nell’ultimo anno si erano letteralmente fermate un anno prima, con una delle eccellenze della sanità marchigiana ridotta ai minimi termini. L’azienda ha voluto credere nelle potenzialità dell’unità operativa e dopo aver istituito il bando ha formalmente incaricato Filippelli di guidare la rinascita. A quasi tre mesi dal re-start è già possibile fare un primo mini-bilancio, con una visione però sul medio termine: "Non nascondo che all’inizio ci sono state e ci sono ancora delle difficoltà, ma questo lo sapevamo tutti e forse qui sta la bellezza e la passione di una sfida – spiega al Carlino il medico 49enne – Il nostro primo intervento, dopo mesi di inattività al di là dell’ordinario è stato il 19 settembre, ora servirà tempo e pazienza per rimettere la barca in acque sicure. In un reparto specialistico come questo serve la qualità delle cure certo, ma serve anche fare numeri per ridare vigore all’unità operativa. Intanto l’attività di sala operatoria è ripartita e questa è la cosa più importante, poi una volta a regime contiamo di mettere sempre più fieno in cascina. Credo che nel giro di due-tre anni potremmo arrivare a quote consone per il reparto, con una media di 250-300 interventi l’anno. C’è da lavorare, ma questo non spaventa nessuno di noi".
La prima tappa per rimettersi in carreggiata passa attraverso la pubblicazione del bando per trovare le due unità di chirurghi che servono per avere la dotazione necessaria in pianta organica: "Al momento siamo io e altri due chirurghi, tra cui una posizione è attualmente all’estero (la dottoressa Iezzi di cui parliamo a parte, ndr) – aggiunge il dottor Filippelli – Il bando uscirà a giorni e all’inizio del 2025 saremo in grado di effettuare la selezione e approdare alle due assunzioni. Entro l’anno, inoltre, la figura assente al momento dovrebbe tornare in servizio. Tornando a essere in quattro più il sottoscritto i numeri di cui parlavo prima torneranno a essere garantiti".