REDAZIONE ANCONA

Corto Dorico: trionfa "Titanic" di Farnoosh Samadi, premiato per originalità e impegno sociale

Il cortometraggio "Titanic" di Farnoosh Samadi vince il Premio Stamira e Nie Wiem al Corto Dorico, celebrando il cinema indipendente.

Il cortometraggio "Titanic" di Farnoosh Samadi vince il Premio Stamira e Nie Wiem al Corto Dorico, celebrando il cinema indipendente.

Il cortometraggio "Titanic" di Farnoosh Samadi vince il Premio Stamira e Nie Wiem al Corto Dorico, celebrando il cinema indipendente.

Ancona porta d’Oriente anche per il cinema: a Corto Dorico ha vinto il cortometraggio "Titanic. Versione adatta alle famiglie" della regista iraniana Farnoosh Samadi, formatisi in Italia. A lei è andato il Premio Stamira - Dorico Moroder, sponsorizzato dal partner principale e assegnato dalla giuria di qualità, formata dalla sceneggiatrice Ludovica Rampoldi ("Esterno notte" di Bellocchio), dal regista Gianluca Jodice (Nastro d’argento per "Il cattivo poeta") e dall’attrice Selene Caramazza ("The Bad Guy"), a cui sabato il direttore di Ciak ha assegnato il prestigioso premio Ciak d’oro.

La giuria ha premiato il film di Samadi "per l’intelligenza e l’ironia con cui affronta la follia della censura e la brutalità del regime scegliendo un angolo straordinariamente originale". "Titanic" ha vinto anche il Premio Nie Wiem, che l’associazione organizzatrice del festival assegna al miglior corto d’impegno sociale. La giuria ha assegnato una menzione speciale al corto di animazione "Playing God" di Matteo Burani, che ha vinto anche i premi Giuria Giovani "Nazareno Re", "Cgs Acec Sentieri di cinema" e "Ristretti oltre le mura".

Sabato gli spettatori, stupendo ed entusiasmando tutti gli ospiti, hanno gremito, come da tradizione, l’Auditorium della Mole Vanvitelliana, tutto esaurito per l’occasione, e straordinariamente anche la Sala Boxe, per ammirare "Titanic" e gli altri sei corti finalisti del concorso nazionale che ha reso Ancona una delle capitali italiane del cinema breve.

Il pubblico stesso aveva contribuito a selezionare i finalisti nelle serate precedenti, scegliendo, tra i semifinalisti, "Maionezë" di Giulia Grandinetti, che infine ha vinto il Premio del Pubblico. Grazie alla storica collaborazione con il Garante regionale dei diritti delle persone e al progetto "Oltre le mura", per la prima volta alla finalissima ha assistito anche un detenuto.

Alla conferenza stampa finale, ieri, gli assessori comunali alla cultura Anna Maria Bertini e al turismo Daniele Berardinelli hanno portato i saluti del sindaco Daniele Silvetti, che "plaude a un’edizione riuscitissima", e degli altri assessori che hanno sostenuto il festival, Angelo Eliantonio (Grandi eventi) e Orlanda Latini (Pari opportunità). Bertini ha elogiato i numeri della manifestazione, che "parlano da soli: 1200 studenti in 5 mattine". Berardinelli ha sottolineato il valore turistico del festival e il prestigio dato alla città dal Premio Angelo Guglielmi, assegnato a Nanni Moretti.

L’assessore regionale alla cultura Chiara Biondi ha inviato un messaggio in cui ha confermato il "grande rilievo per la nostra regione" di "un Festival che unisce la promozione del cinema indipendente a un forte impegno sociale". Messaggi anche dal presidente della Fondazione Marche Cultura Andrea Agostini, per cui "il festival si è distinto per il suo impegno nel sostenere i giovani autori", e dal direttore della Marche Film Commission Francesco Gesualdi, che considera Corto Dorico "una vera e propria palestra per i giovani autori".

Al termine della conferenza, il direttore artistico Luca Caprara e il presidente di Nie Wiem Valerio Cuccaroni hanno presentato la nuova identità del festival, che dal 2025, per l’ormai consolidata apertura a tutti i generi del cinema, s’intitolerà Dorico International Film Festival.