
Nikola Brunelli secondo da sinistra
Un regista anconetano conquista la giuria di ‘Cortinametraggio’, il principale festival italiano del cortometraggio. E’ Nikola Brunelli, che ha vinto il Premio per la migliore sceneggiatura con il suo ‘Superbi’, prodotto da Nie Wiem.
Nato nel capoluogo, ma residente a Falconara, Brunelli racconta di Fulvio (Giorgio Colangeli), titolare di uno storico locale di olive ascolane ad Ascoli che si trova a dover rivaleggiare con Ismail, italiano di seconda generazione, gestore di un nuovo locale di olive fritte. Fulvio farà di tutto per ostacolare il rivale, fino a che non si renderà conto di aver trovato in lui il degno erede della sua attività. Una storia sul conflitto generazionale e culturale, dove tradizione e innovazione si scontrano fino a trasformarsi in reciproca accettazione.
"Siamo molto contenti del premio ricevuto per la migliore sceneggiatura - commenta Brunelli -, un riconoscimento importante che vale molto più di altri. Nel nostro lavoro avere una buona idea e saperla trascrivere è l’ottanta per cento dell’opera e siamo anche fieri di aver raccontato nel corto un po’ delle nostre Marche".
Nella motivazione la giuria sottolinea "la capacità di intrecciare con delicatezza e ironia una storia profondamente radicata nella tradizione italiana, affrontando con uno sguardo originali temi universali come l’integrazione, il cambiamento generazionale e la competizione tra vecchio e nuovo. La sceneggiatura di ‘Superbi’ si distingue per il ritmo equilibrato, i dialoghi autentici e la costruzione di personaggi vivi e sfaccettati, che rendono il racconto tanto coinvolgente quanto significativo. Un’opera che, attraverso il microcosmo di una piccola realtà cittadina, riesce a parlare a tutti, dimostrando che il cinema breve può essere al tempo stesso profondo e accessibile".
Per Francesco Gesualdi, direttore di Marche Film Commission, quello di Nikola Brunelli è "un corto divertentissimo ma che nello stesso tempo fa riflettere su temi sociali".
Premiata anche la maceratese Giulia Grandinetti (Migliore Regia per ‘Majonezë’). In tutto erano quattro i corti marchigiani in gara, per la soddisfazione di Andrea Agostini, presidente della Fondazione Marche Cultura – Marche Film Commission.