PIERFRANCESCO CURZI
Cronaca

Corso Garibaldi, cercasi decoro. Niente alberi, ma fioriere e lampioni

Entro gennaio la scelta dei nuovi arredi, il sindaco vuole stringere i tempi. Per ora ci sono 400mila euro

Entro gennaio la scelta dei nuovi arredi, il sindaco vuole stringere i tempi. Per ora ci sono 400mila euro

Entro gennaio la scelta dei nuovi arredi, il sindaco vuole stringere i tempi. Per ora ci sono 400mila euro

Nel 2025 via, finalmente, all’intervento per il restyling di corso Garibaldi. Dopo un anno, quello appena concluso, in cui poco è stato fatto, l’impulso del sindaco e della direzione Lavori pubblici ha subito iniziato a farsi sentire. Le parti si ritroveranno presto, entro la fine di gennaio, ma forse già la prossima settimana, per arrivare a una scelta progettuale condivisa e definitiva che, con ogni probabilità, non dovrebbe prevedere alberature di alcun tipo. L’incontro è molto importante perché da quel confronto uscirà la strada da perseguire per arrivare alla fine dell’intervento possibilmente entro l’anno.

Sarà un boulevard recuperato, abbellito, ma non stravolto. In questa fase storica è impossibile per l’amministrazione comunale effettuare un intervento invasivo, smantellando la pavimentazione originaria che ormai ha più di quindici anni di vita. Servirebbero risorse ingenti, superiori al milione di euro che al momento non ci sono. Per il restyling sono a disposizione circa 400mila euro e quasi la metà serviranno per gli arredi. A meno che la giunta non decida di investire altre risorse in corso d’opera, ma con piazza della Repubblica e la galleria del Risorgimento in scaletta e tutti gli altri progetti e cantieri l’ipotesi per ora resta remota.

Certo la copertura di corso Garibaldi è davvero ridotta ai minimi termini tra mattonelle rotte, lesionale, sporche, piene di resti di chewing gum, strisce di olio di motore e così via. A mancare, ormai da quasi due anni, sono panchine adeguate e soprattutto cestini e fioriere degne di questo nome. E proprio su questi fronti la direzione ‘Lavori pubblici’ – che ha preso in mano il carteggio dopo il lavoro svolto dall’assessorato al Decoro con la consulenza dell’architetto Riccardo Picciafuoco, il cui contratto è scaduto il 31 dicembre scorso, a parte alcune piccole appendici di lavoro, e la giunta sta valutando se rinnovarlo o meno – si sta orientando.

La vera novità rispetto alla situazione attuale saranno dei lampioni a terra. Nei mesi scorsi sono state fatte delle prove ed è in corso uno studio illuminotecnico per arrivare alla soluzione ideale, legandola magari con il lavoro fatto nell’attigua piazza della Repubblica, i cui lavori dovrebbero partire entro il mese di febbraio. Come già accennato, l’idea delle alberature non sembra incontrare il gradimento dei tecnici del Comune, sebbene sulla decisione finale potrebbe contare molto il parere del sindaco Silvetti. Troppi i problemi collegati, dalle radici al fogliame, dalla cura all’innaffiamento fino ai problemi di visibilità per le attività commerciali e così via. L’alternativa sono fioriere e siepi curate e di forma varia, in simbiosi con panchine nuove, comode ed eleganti e i tanto attesi e ricercati cestini per i rifiuti.

Pierfrancesco Curzi