MARINA VERDENELLI
Cronaca

Corso Amendola spalle al muro I marciapiedi e i cantieri infiniti "Se arriviamo a Natale è la fine"

Proteste dei residenti e dei negozianti: "Hanno avuto tutta l’estate, ma non hanno fatto niente. Piazza Don Minzoni è un ricettacolo di sporcizia. E’ stata anche soppressa la fermata del bus".

Corso Amendola spalle al muro I marciapiedi e i cantieri infiniti "Se arriviamo a Natale è la fine"

di Marina Verdenelli

I marciapiedi da rifare, in corso Amendola, preoccupano i commercianti della parte alta, dove il cantiere rischia di aprire tra poco e rimanere fino alle feste di Natale. "Sarebbe terribile per noi – tuona Linda D’Ippolito, titolare della tabaccheria "Linda" - questi lavori creerebbero problemi enormi perché è il periodo dove lavoriamo di più e cadrebbero in un momento davvero sbagliato. C’è stata tutta l’estate disponibile, agosto un mese morto, invece gli operai sono andati in ferie. Quando si prende un appalto bisogna fare la turnazione delle ferie come fanno tante attività". Il sentore che i lavori potrebbero durare parecchio i negozianti lo hanno per via anche della tipologia di intervento che verrà fatto sul lato destro della via, guardando al Passetto. "Sotto i nostri marciapiedi c’è il vuoto – spiega la tabaccaia – abbiamo infatti le bocche di lupo sul camminamento perché sotto ci sono i garage dei palazzi. Non sarà semplice intervenire lì. E’ opportuno rimandare certe opere a dopo le festività, per salvaguardare chi qui ci lavora tutto l’anno". Anche dove i lavori sono in corso i negozianti fanno notare che il cantiere non è ben tenuto. "Tutti gli angoli dei marciapiedi ancora transennati – osserva D’Ippolito – sono un ricettacolo di immondizia". Il dito è puntato anche a piazza don Minzoni, a metà corso Amendola, monopolizzata da un deposito del cantiere, funzionale per i lavori in corso, che funge da magazzino alla ditta ed è munito anche di bagni chimici che oscurano la panchina rossa per la non violenza sulle donne. Lì è stata soppressa anche la fermata degli autobus, spostata di qualche metro più avanti anche se in quel punto c’è un parcheggio dei motorini. Salire sul bus significa fare un po’ di gimcana. "Piazza don Minzoni è un anno che è diventata un magazzino – conferma Francesca Baldantoni, titolare del negozio di articolo per la casa "Blanc" - a breve l’ riapriranno anche le scuole, sarà il caos. L’idea che ci ritroveremo con le reti arancioni del cantiere fino a Natale mi terrorizza. La mia attività vive di quel periodo, i clienti se vedono polvere e cantieri non vengono. Non ci saranno nemmeno i parcheggi. Stare chiusa in gabbia per quel periodo non ci sto. I lavori dovevano essere fatti prima, sfruttando anche agosto che in città è un periodo di meno afflusso, invece siamo tornati dalle ferie e qui non è stato fatto nulla". Il centro estetico "Sei donna" concorda con i disagi. "Volevamo scrivere una lettera al Comune – spiega Sabrina Barbari, titolare dell’attività – per far iniziare i lavori a gennaio, dopo l’Epifania". Preoccupato anche il Mixer bar. "Ad ottobre ci sarà anche la notte bianca – dice la titolare Stefania Tontarelli – dobbiamo farla con il cantiere? E’ più di un anno che questi lavori sono stati avviati, tutti a macchia di leopardo, gestiti mali sin dall’inizio".