Ricordate la pandemia? Sembra trascorso un secolo dal primo, incredibile lockdown, scattato ormai tre anni e mezzo fa e dal resto delle conseguenze provocate dalla diffusione del Covid-19. La vita ormai è ripresa in maniera più o meno regolare per tutti, l’ansia dei contagi, la corsa ai vaccini e l’ansia per ottenere il green pass sembrano argomenti desueti. Eppure il virus circola ancora, in maniera diversa, ma circola.
A confermarlo è il dottor Stefano Menzo, direttore della struttura operativa di Virologia all’ospedale di Torrette: "Gli effetti non sono sicuramente più assimilabili a quelli di due-tre anni fa, ma il Covid circola ancora e contagia ancora – spiega Menzo – Di fatto non è cambiato nulla sotto il profilo del contagio, ma ripeto, chi resta positivo al virus ha molte meno probabilità di veder aggravata la propria condizione fisica rispetto al passato. In questo momento dalle nostre parti è ancora attiva la sottovariante EG5.1 (la Eris, una mutazione della Omicron, ndr) ed effettivamente i contagi stanno aumentando e la cosa andrà ancora avanti nelle prossime settimane con la riapertura delle scuole. Come vede, il cliché è identico agli anni scorsi: quando si arrivava a metà settembre, in procinto della ripresa delle lezioni in presenza, il tasso di positività aumentava e stavolta accadrà sicuramente la stessa cosa. Il virus segue la sua stagionalità, l’evoluzione nel corso degli anni sarà un rallentamento costante del numero dei contagi, ma lo stesso, deve essere chiaro, non scomparirà mai. Sì, lo possiamo dire, il Covid sta sempre di più diventando un virus simile a quello dell’influenza e verrà combattuto pressoché con le stesse armi da qui in avanti. La popolazione mondiale, compresi noi, dovrà convivere per sempre col Covid, ma bisogna valutare tutto. Come sono state trovate delle misure per l’influenza lo stesso si farà in questo caso".
Il dottor Stefano Menzo dirige un reparto che dal marzo del 2020 ha processato migliaia e migliaia di tamponi, diventando un punto di riferimento per seguire e anticipare se possibile la tendenza contagiosa del virus e delle sue molteplici varianti. In anni di interviste rilasciate al Carlino l’esperto virologo, oltre a fornire informazioni scientifiche, numeri e statistiche al servizio della comunità ha sempre stimolato in maniera forte la vaccinazione: "La campagna vaccinale ha salvato vite – precisa Menzo – e adesso la popolazione è immunizzata in maniera migliore. Vaccinazione che non è più obbligatoria, ma consigliata. Nel frattempo è stato fatto tanto anche per andare incontro a chi aveva paura degli effetti delle somministrazioni dei sieri, creando vaccini proteici per paura degli effetti della carica Rna o nuovi prodotti avanzati e aggiornati rispetto alle varianti".
A proposito di varianti, l’ultima in ordine di tempo che sta girando a livello internazionale è la cosiddetta Pìrola: "Da noi non è ancora arrivata, ma immagino accadrà prima o poi. È diversa dalle altre, avrà qualche effetto in più, ma nulla di preoccupante. L’unico pensiero riguarda eventuali nuove varianti da altre specie animali per un’evoluzione del virus".