La maggioranza esprime solidarietà a Marco Giacanella: "Certe affermazioni e modalità qualificano più chi le usa, che chi le subisce". E lui, l’assessore: "Nonostante ne ricorrano i presupposti, non vi sarà alcuna denuncia. Non è questa la modalità con cui faccio politica. Gli attacchi personali e le offese non sono e non saranno mai la cifra del mio agire politico. Noi preferiamo agire per il bene della comunità e nel rispetto dei cittadini tutti". Con queste parole Giacanella mette una pietra sopra alle affermazioni del consigliere di minoranza Marco Baldassini che, nell’ultimo Consiglio, ha detto all’assessore di "aver fatto il pagliaccio" in replica alla risposta sull’interrogazione sul Color day. Toni accesissimi, mercoledì, nelle sei ore di seduta.
Per la cronaca Baldassini – solo ‘richiamato’ in quel frangente – è stato espulso alcune ore dopo, durante la discussione della mozione di contrarietà al Cpr. Mentre il solito brusio riecheggiava nell’aula, andava in scena un secondo round tra Giacanella e Baldassini. La presidente Vincenza De Luca ha richiamato il secondo, dicendo che "parlando fuori microfono non l’avrebbe sentito nessuno". E Baldassini, allargando le braccia, si è lasciato sfuggire un "eh basta, fattela finita" indirizzato a De Luca. Ore 21.07. La presidente è insorta: "Lei è espulso, non è più titolato a parlare visti gli insulti che emette nei miei confronti. Fattela finita non può dirmelo. Vada a casa". Baldassini, al grido di "leggiti il regolamento", ha sostenuto di "non aver ricevuto alcun richiamo". Ed è rimasto seduto. De Luca, tuttavia, non ha dato seguito all’espulsione da lei stessa comminata. Così, alle 21.38, al momento del voto è stato invece Baldassini a salutare dicendo "tanto sono stato espulso".
Passate 48 ore, ieri le liste pro Stefania Signorini si sono schierate a difesa di Giacanella, che per nove volte ha invitato Baldassini alle dimissioni in risposta ("ironica" per la maggioranza) "all’illogicità dei criteri in forza dei quali il consigliere ciclicamente è solito chiedere le dimissioni di sindaco o assessore di turno". Per loro, "l’assessore ha colto nel segno e il consigliere piccato ha risposto nel peggiore dei modi: l’insulto".
Nel mirino anche anche gli altri consiglieri di opposizione "apparentemente sempre ‘sensibili’ al rispetto di regole", ma che "non hanno preso le distanze, né speso una parola per stigmatizzare comportamenti inaccettabili". In chiusura, critiche al "voto contrario" di Baldassini per riconoscere le spese di somma urgenza per l’alluvione: "Decisione incomprensibile e allucinante", la chiosa della maggioranza.
gi. gia.