REDAZIONE ANCONA

Consiglio infuocato. Baldassini insulta. Giacanella: è caos

Il caso del Color day fa scoppiare lo scontro. Sul Cpr si intravedono le prime differenze di vedute.

La riunione del Consiglio comunale di ieri

La riunione del Consiglio comunale di ieri

"Sta forse cercando di ingannare i cittadini, perché non si dimette?". Ripetuto nove volte dall’assessore alla Cultura Marco Giacanella, rispondendo all’interrogazione sull’evento Color day. Poco dopo il diretto interessato in replica: "Noto del sarcasmo. Faccio il comandante navale. ‘Mangio’ tutti i giorni le ordinanze dell’Autorità portuale – la voce del capogruppo di Vola, Ancora e Riformisti per Falconara Marco Baldassini –. E secondo lei, assessore, non avevo preso visione dell’ordinanza emessa? Eppure lei, pur di fare il pagliaccio, perché oggi lei ha fatto il pagliaccio...". Scontro. La presidente Vincenza De Luca: "Questa è un’offesa vera e propria". Giacanella a Baldassini: "Si moderi". E viceversa: "Lei assessore ha abboccato ad un amo senza esca".

L’ennesimo clamoroso strappo in Consiglio tra maggioranza e opposizione è andato in scena ieri pomeriggio. Nell’ora delle interrogazioni, quella sull’iniziativa in spiaggia dell’agosto scorso ha scatenato la bagarre totale in aula. Baldassini ha chiesto spiegazioni su tutto, dalle bustine di colore a pagamento (per un evento ad ingresso gratuito) fino ai permessi stessi per realizzare la manifestazione (richiesti dall’associazione organizzatrice all’Authority, trattandosi di spiaggia libera), mentre Giacanella, pur facendo ammenda per qualche difetto nelle comunicazioni all’accesso (libero) all’evento, molto riuscito, ha replicato a tono ricordando che allora era stato Baldassini a "richiedere le dimissioni di sindaco, assessore e una dipendente comunale, un fatto unico".

Sono volati gli stracci. Non solo in quella circostanza. Ma anche all’approvazione dei verbali della seduta del 23 settembre, quattro giorni dopo l’alluvione. Una seduta dedicata al bilancio. Ma ovviamente degli eventi meteorologici si era parlato, vista la contingenza.

A chiusura non erano mancate critiche della maggioranza alla minoranza che, seppure giustificata (compresa Annavittoria Banzi, Pd, che ieri ha annunciato di aver inviato nei tempi la comunicazione e chiesto conto, invece, di quella di Matteo Maculan, Direzione Domani), non aveva partecipato alla riunione. Nel mirino le riflessioni, di allora, della consigliera Giorgia Fiorentini (Uniti per Falconara) e della presidente De Luca, con Banzi a richiedere scuse pubbliche e rettifiche. A ogni modo l’alluvione è tornata centrale nel dibattito e il Consiglio ha approvato i verbali per gli interventi in somma urgenza (280mila euro), anche con i voti di Pd e Cittadini in Comune. In serata, dopo ulteriori schiamazzi, frasi fuori microfono e durissime tensioni (con il sindaco Stefania Signorini a richiamare, nuovamente, il rispetto dell’Istituzione), si è discusso anche del Centro di permanenza per i rimpatri per la mozione portata dalla maggioranza (che ha fatto emergere altre vedute differenti sui Cpr). Ma era già notte sopra il Castello.

Giacomo Giampieri