Glissa con un proverbiale "no comment" e non replica affatto alle parole della minoranza, la presidente del Consiglio comunale Vincenza De Luca. Che al contrario rilancia, tira dritta per la sua strada e convoca la prossima seduta dell’assise civica, in programma ufficialmente lunedì prossimo. Il vertice dell’assemblea, come riportato dal Carlino, era finito nel mirino dei tre capigruppo di opposizione Lara Polita (Cittadini in Comune), Laura Luciani (Partito Democratico) e Marco Baldassini (Vola, Ancora e Riformisti per Falconara), che l’accusavano di non aver condiviso e concertato la conferenza dei capigruppo di martedì, alla quale gli stessi non avrebbero potuto partecipare. Cosa che è realmente accaduta. Nel mirino anche il presidente della Commissione Bilancio e Affari generali Luca Cappanera, che invece aveva riunito la seduta di oggi – alle 15 – propedeutica alla trattazione degli argomenti costituenti l’ordine del giorno del Consiglio.
Baldassini aveva parlato persino di "abuso di potere", Polita di "comportamenti non nuovi e che si riallacciano ad un sistematico e perdurante atteggiamento di boicottaggio dell’opposizione", mentre Luciani aveva detto "decidono unicamente in base alle loro disponibilità, alle loro esigenze e ai loro scopi, con un’arroganza che si manifesta dalle scelte più banali fino al toglierci la parola nei Consigli". Ad ogni modo il Consiglio è stato convocato, a due mesi dall’ultima volta. Da gennaio a settembre, infatti, si contano sulle dita di una mano le convocazioni: 29 febbraio, 16 e 30 aprile, 22 maggio e 30 luglio. Altri motivi che hanno indotto i consiglieri di minoranza a lamentare di non poter svolgere appieno il ruolo conferitogli dagli elettori.
Quello del 30 luglio, si ricorderà, fu il Consiglio della discordia. Quando fu scritta una pagina (pessima) di politica falconarese, dopo lo strappo clamoroso tra le due fazioni durante le celebrazioni dei cento anni dalla morte di Giacomo Matteotti per mano fascista. Ora ce n’è un altro all’orizzonte: quello di lunedì, alle 16.15.
Che prevede, tra l’altro, diversi punti importanti. Primi fra tutti, l’approvazione del bilancio consolidato per l’anno 2023 e la variazione di bilancio di previsione 2024-2026. Dunque, la stipula dello schema di convenzione tra Comuni di Falconara e Filottrano per l’esercizio in forma associata delle funzioni di segretario comunale, l’approvazione dello schema di convenzione tra la Centrale unica di committenza tra vari Comuni, ma soprattutto la modifica del Regolamento per la disciplina del commercio sulle aree pubbliche. Da ultimo l’approvazione dello schema di convenzione per l’affidamento del servizio di tesoreria comunale a Poste italiane, nel periodo dal primo gennaio 2025 al 31 dicembre 2026. Nessuna interrogazione in programma. Quelle interrogazioni che, spesso, sono terreno di aspri scontri verbali.
Giacomo Giampieri