E’ bastato il suo guizzo di testa, quasi al tramonto del primo tempo, per mettere il bavaglio ai Lupi di Avezzano. Esperienza e qualità da vendere in Matteo Boccaccini, classe 1993, il più ‘’anziano’’ dei biancoverdi, con alle spalle vari campionati di C prima di scendere in quarta serie. Per il centrale difensivo bolognese è il primo gol quest’anno in campionato, il secondo stagionale dopo quello in Coppa Italia contro lo United Riccione nel turno preliminare. Sempre di testa, la sua specialità.
"E’ nato sempre da calcio d’angolo, Fabbri ha messo la palla dentro e ho fatto gol di testa" racconta Boccaccini. Un difensore con il vizio del gol. "Due anni fa a Carpi ne feci otto, era andata bene, l’anno scorso al Civita Castellana invece nessuno, ma giocai solo venti gare prima dell’infortunio, con l’operazione al piede. Mi piace andare davanti ogni tanto sui calci d’angolo". Sembra riuscirgli bene. Domenica un gol all’Avezzano decisivo e importante "visto che era uno scontro diretto pwr la salvezza - continua Boccaccini -. E’ stata una vittoria meritata, fondamentale, abbiamo sofferto un po’ nel finale nei loro assalti disperati, ma in precedenza avevamo fallito alcune occasioni per fare un risultato più ampio". Ma è bastato il guizzo vincente nel finale del primo tempo per fare un passo avanti in classifica. "Se qualcuno due mesi fa mi avesse detto di stare dove siamo ora avrei messo subito la firma. Abbiamo faticato all’inizio, ma poi ci siamo compattati, siamo venuti fuori da squadra. Nell’ultimo mese e mezzo ci siamo ripresi molto bene. Prima abbiamo pagato anche lo scotto dell’inesperienza, subendo diversi gol evitabili, squadra nuova, giovane, il più anziano sono io che ho 31 anni".
Sembra acqua passata. Intanto domenica al Mancini arriverà l’Ancona. "Non l’ho mai affrontata da avversario, ma conosco il mister (Gadda, ndr) che l’ho avuto tanti anni fa a Fano. Conosco la sua serietà, l’organizzazione, porta ordine e disciplina, le sue squadre si vedono che hanno un’identità, giocano bene. L’ho affrontato da avversario due anni fa quando era a Ravenna e io al Carpi e la stagione passata l’ho visto qualche volta quando ero infortunato. Mi aspetto quindi un’Ancona tosta, solida, compatta, una delle migliori difese del torneo". A proposito di Carpi, proprio a Carpi Boccaccini ha vissuto i periodi migliori, in C, la massima categoria in cui ha militato, ma anche "a Ravenna, sempre in C, dove avevamo una squadra normalissima, ma un gruppo incredibile", sfiorando in entrambe le esperienze il gran salto in B. Adesso l’obiettivo a Castelfidardo è centrare la permanenza in D. "Il principale obiettivo. Adesso non possiamo fare troppi calcoli, guardare ora la classifica ha poco senso, la cosa positiva è che abbiamo messo cinque punti di vantaggio sulla zona playout". Per la vittoria del torneo Boccaccini invece vede favorita numero uno la Sambenedettese "che ha già preso un bel vantaggio, la squadra più forte di quelle che abbiamo incontrato. Meritano la classifica che hanno, mi hanno impressionato negli esterni, i due mediani, dietro solidi. Più forti anche di Chieti e L’Aquila, dove abbiamo perso entrambe 1-0, per le solite ingenuità difensive".