PIERFRANCESCO CURZI
Cronaca

Conerobus: tensioni e possibili tagli ai servizi aggiuntivi nonostante il bilancio positivo

Conerobus chiude in attivo grazie ai fondi regionali, ma restano tensioni e possibili tagli ai servizi aggiuntivi.

Conerobus chiude in attivo grazie ai fondi regionali, ma restano tensioni e possibili tagli ai servizi aggiuntivi.

Conerobus chiude in attivo grazie ai fondi regionali, ma restano tensioni e possibili tagli ai servizi aggiuntivi.

I conti in Conerobus tornano soltanto a metà, in seno all’azienda resta la tensione e nel mirino dei tagli o dei ridimensionamenti potrebbero finire i servizi aggiuntivi, dal trasporto scolastico alle linee 46, Portonovo e così via. La società che dà lavoro a 465 dipendenti chiuderà il bilancio in attivo di 12mila euro, grazie ai fondi trasferiti dalla Regione. Le perdite sono state quindi ridotte di 800mila euro, ma resta il pesante passivo pregresso. A proposito di tensioni, ieri mattina è saltata all’ultimo momento la riunione interna tra l’Amministratore delegato, Giorgio Luzi, e l’Rsu di Conerobus. Tanti gli argomenti sul tavolo da affrontare, ma mezz’ora prima dell’incontro Luzi è stato richiamato con urgenza a Palazzo del Popolo per comunicazioni. Infuriati, così riferiscono le voci, i membri sindacali di rappresentanza che aspettavano il vertice per avere chiarimenti importanti.

La convocazione in Comune è arrivata quasi in contemporanea allo svolgimento della Commissione sulla razionalizzazione delle partecipate, con la discussione monopolizzata proprio dalla principale società di trasporto pubblico locale delle Marche. È molto probabile che Luzi sia stato chiamato a rapporto proprio come Ad di Conerobus, in vista della discussione consiliare di stamattina, quando Zinni e i funzionari del servizio saranno sottoposti al tiro incrociato delle opposizioni.

Luzi fa quel che può, ma non può garantire la presenza in Conerobus al 100% essendo anche direttore generale della multiutility del Comune, Ancona Servizi, incarico che drena tantissimo tempo. Per fortuna Luzi ha lasciato l’incarico in Anconambiente, ma continua ad avene altri minori e in diversi settori, comprese società sportive. Un grande e capace manager che però faticherà sempre di più a garantire la piena copertura delle sue varie competenze. Tornando a Conerobus, in linea generale, resta l’ansia per l’attesa dei trasferimenti sul riparto del fondo nazionale per il 2024 che, assieme ai rimborsi per il chilometraggio rappresentano la vera partita all’interno dell’azienda partecipata del Comune al 40%. Il peggio non sembra passato e i fantasmi del Covid, con una bigliettazione in alcuni momenti azzerata e l’impennata del costo dei carburanti a causa del conflitto in Ucraina, sono piaghe difficili da superare.

La nuova governance di Conerobus non ha, per ora, risolto i problemi, i debiti restano elevati e il capitale è stato eroso: "L’assessore parla con reticenza di Conerobus _ attacca la capogruppo Dem Susanna Dini _. È noto a tutti che le aziende di trasporto pubblico siano in difficoltà per i costi maggiori che sopportano a causa del caro carburante e dell’inflazione in generale. Siamo alla fine dell’anno e non è dato sapere come l’azienda è messa. Sappiamo da oggi invece che questa giunta sta ragionando sulla razionalizzazione dei servizi aggiuntivi, ovvero quelli che ogni anno il Comune mette in più rispetto a quelli che sono garantiti con il fondo nazionale. Ricordo a tutti che i servizi aggiuntivi sono le navette per Portonovo, gli autobus per gli studenti delle scuole, il potenziamento del 46 e altro. Mi auguro che tutto ciò non accada".