Comune sull’orlo del baratro: "Il sindaco ci accusa di tutto, vuole solo liberarsi di noi"

Osimo, dopo le parole al vetriolo del primo cittadino Francesco Pirani il leader delle Civiche, Dino Latini, sbotta: "Lo scopo è andare al voto con altri".

Comune sull’orlo del baratro: "Il sindaco ci accusa di tutto, vuole solo liberarsi di noi"

Da sinistra, Dino Latini, che è anche presidente del Consiglio regionale, e il sindaco di Osimo Francesco Pirani

Altro che paventata riconciliazione. La maggioranza è lontana da essere tale a Osimo. Il leader delle Liste civiche di Osimo, Dino Latini, replica al sindaco Francesco Pirani: "Sopportiamo, finchè possiamo. Ci accusa di non essere in Consiglio, ma è dal 13 settembre che non chiede di convocarlo, facendo perdere scadenze importanti per il miglioramento del Comune. Afferma che governa meglio con meno consiglieri possibili poi quando avviene ci accusa che è colpa nostra, salvo poi ricorrere a norme del tempo della monarchia. Ci ha accusato di essere banderuole politiche, ma ricerca apertamente l’appoggio e l’accordo dell’opposizione. Ci accusa di non essere leali ma ogni giorno siamo blanditi per un verso da ogni sorta di promessa possibile a condizioni che diciamo sì senza condizioni al sindaco e dall’altra minacciati di scandali se non lo facciamo".

"Ci accusa – continua an cora Latini – che vorremmo la sua delega di sindaco, quando noi consiglieri delle Liste Civiche Da Sempre non entriamo mai neppure fisicamente in Comune per non dargli fastidio. Ci accusa che vogliamo posti, ma in realtà li abbiamo finora rifiutati, fermo rimanendo che quello che vogliamo è difendere Osimo dalla colonizzazione del suo patrimonio pubblico rimasto. E’ chiaro che le ripetute accuse del sindaco hanno il preciso scopo di imputarci la colpa del piano che ha messo in piedi con altri: far terminare anticipatamente il mandato amministrativo e andare subito alle elezioni con una diversa coalizione. L’obiettivo vero rimane quello di distruggere le Liste Civiche da Sempre e Dino Latini (mai più vera e candida fu l’affermazione sfuggita al momento dell’apparentamento a un futuro consigliere comunale, che l’accordo serviva per abbattere anche Latini), essendo tutti i loro nemici riuniti insieme nell’amministrazione comunale e in più l’apporto di nuovi entrati. Noi, invece, vogliamo solo dignità e rispetto per il nostro ruolo ricevuto da chi ci ha dato pieno mandato a concorrere, in coerenza vera con il programma all’amministrazione di Osimo. Per il sindaco e altri si tratta invece di atto di lesa maestà (1915)".

In questi giorni poi si stanno eseguendo gli sfalci lungo la statale Adriatica 16 ma il materiale tagliato viene lasciato nei fossi di raccolta delle acque.

"Capisco che questa sia la disposizione, ma per i cittadini, specialmente quelli colpiti dall’alluvione, è difficile comprendere come questa sia una buona pratica per la regimazione delle acque e per la sicurezza del territorio. A pochi giorni dall’alluvione, continuare così non è siduramente una buona soluzione".