Comune e Msc, la fumata è ancora grigia. Il futuro delle crociere è ancora da scrivere

Msc e amministrazione comunale discutono su porto e banchinamento per le Grandi Navi, senza accordo ma con margini di crescita. Si ritroveranno a inizio novembre per discutere del Documento di programmazione strategica di sistema.

Comune e Msc, la fumata è ancora grigia. Il futuro delle crociere è ancora da scrivere

Comune e Msc, la fumata è ancora grigia. Il futuro delle crociere è ancora da scrivere

Porto e banchinamento per le Grandi Navi, Msc e amministrazione comunale restano sulle rispettive posizioni, eppure l’incontro di ieri a Palazzo del Popolo, il secondo, certo interlocutorio, qualche margine di crescita rispetto al primo lo ha evidenziato. Le parti si ritroveranno a inizio novembre, nel frattempo è previsto uno scambio di documenti sulla questione ambientale che coinvolge anche l’Autorità portuale in riferimento proprio alla banchina in questione. Ieri pomeriggio i rappresentanti della Msc, a partire da Stefania Vago, e il sindaco di Ancona, Daniele Silvetti, si sono lasciati senza alcun accordo o promessa tale per il futuro, ma come già accennato il sottile filo che lega la grande compagnia svizzera – che oltre alle crociere abbraccia diversi altri settori d’ambito, compresi i container – alla città di Ancona potrebbe non spezzarsi così facilmente.

Le discussioni sul futuro della progettualità e della collaborazione restano comunque in salita. Msc conta molto sul progetto di Hub delle crociere ad Ancona con il banchinamento nella zona della Rotonda e se non fosse stato per la pandemia che ha interrotto l’iter ormai ben avviato oggi il molo sarebbe bello e fatto. D’altro canto il sindaco di Ancona, dopo un iniziale qui pro quo, ha assunto una posizione molto netta: no al molo per le grandi navi e avanti tutta con la ‘Penisola’. Un percorso che però richiederà parecchi anni e in attesa che quell’opera si materializzi Msc vuole capire se ci siano margini di manovra per restare ad Ancona oppure andarsene altrove. Ad oggi Msc garantisce una trentina di ‘toccate’ l’anno, da aprile a novembre, mentre il progetto messo nero su bianco all’epoca della giunta Mancinelli e con la presidenza dell’Autorità portuale di Rodolfo Giampieri prevede circa 150 attracchi l’anno. Una bella differenza, anche in termini di indotto. Sia il molo crocieristico che la ‘Penisola’ sono punti cardine che andranno inseriti o meno nel Documento di programmazione strategica di sistema (Dpss), la cui adozione dovrebbe passare attraverso l’analisi del consiglio comunale. A meno che l’esecutivo non propenda per un atto di giunta, bypassando il confronto in aula. Un percorso inedito quello che potrebbe essere scelto dall’amministrazione, un unicum non solo per la storia istituzionale anconetana, ma il condizionale resta d’obbligo. Il Dpss dovrebbe andare eventualmente in discussione a inizio novembre, in concomitanza con il terzo incontro con Msc.