REDAZIONE ANCONA

"Comicità e musica insieme come Gaber"

Carlo Amleto domani di scena allo Sperimentale di Ancona con il suo "Scherzo N°1, Opera Prima"

Carlo Amleto

Carlo Amleto

Dopo i sold out a Roma, Milano e Napoli, Carlo Amleto, comico, attore e musicista, torna in scena con il suo spettacolo ‘Scherzo N°1, Opera Prima’, che domani (ore 21) fa tappa al Teatro Sperimentale di Ancona. Info e biglietti: circuito TicketOne, 0859047726 e www.besteventi.it. In questi mesi Carlo Amleto è diventato uno dei fenomeni comici del momento, sia per le numerose partecipazioni a programmi televisivi come ‘Lol Talent’, ‘Splendida Cornice’, ‘Comedy Match’ e ‘Stasera tutto è possibile’, sia per il grandissimo successo sui social, grazie a video virali in cui musica e comicità diventano una cosa sola. Qualche esempio? L’ormai famosissimo Tg0, le ‘cure musicali’ del dottor Amleto e il ‘concerto al campanello’, clip in cui, con un ensemble, ‘suona’ campanelli, antifurti e molto altro.

Amleto, partiamo dal titolo. Ora si è dato anche alla musica classica?

"No, è che lo Scherzo nella classica indica un brano allegro e ricco di note. Così vuole essere il mio spettacolo: divertente, ritmato, pieno di ‘controtempi’. Il mio è un intrattenimento comicomusicale. All’inizio facevo le due cose separatamente. Poi ho deciso di mettere insieme comicità e musica, cosa non facile. All’inizio ho faticato, ma poi ho trovato il mio modo di esprimermi".

Si sente vicino al teatro canzone di Giorgio Gaber?

"Direi di sì, anche se lui naturalmente aveva il suo stile, la sua cifra personale, anche a livello dei temi di cui parlava. Io amo la comicità surreale, nonsense, quella che catapulta gli spettatori in un mondo onirico fatto anche di contraddizioni che suscitano divertimento".

Poi ci sono le canzoni. Di recente è uscito il suo nuovo singolo dallo strano titolo, ‘Trittaralla’.

"E’ nato come post su Facebook. Il testo è rimasto quasi uguale. L’anno scorso mi è venuta l’idea di metterlo in musica. E’ un pezzo allegro, in stile anni Ottanta, tra dance e funk. Se lo senti ti viene voglia di ballare. Il titolo è una parola che non significa nulla. E il testo è totalmente nonsense".

Senza i social pensa che avrebbe raggiunto ugualmente il successo?

"Non lo so, ma di certo i social oggi sono quello che ti identifica di più. Per un artista oggi rappresentano il biglietto da visita. L’aspetto negativo è che rischi di ridurre tutto quello che fai ai social, di dipendere da un algoritmo".

Ha fatto un programma su Radio2 intitolato ‘Il gelo è sempre più blu’. Ama Rino Gaetano?

"Sì, era avanti di millenni, non di anni. Quanto alla radio, ora sono anche uno degli ospiti fissi di Radio 2 Social Club, condotto da Luca Barbarossa".

Raimondo Montesi