PIERFRANCESCO CURZI
Cronaca

Colpito da razzo vagante. Raffica di fuochi e botti, ma i controlli sono pochi

Il cameriere del ristorante "Il Giardino" rimasto ferito ha una prognosi di 30 giorni. Intanto i carabinieri indagano contro ignoti per lesioni aggravate: nessuna denuncia. Tante le proteste per le esplosioni in tutta la città nonostante l’ordinanza ad hoc.

La Croce Rossa al Viale della Vittoria dopo il ferimento del cameriere

La Croce Rossa al Viale della Vittoria dopo il ferimento del cameriere

Colpito alla mandibola da un razzo vagante, si indaga per lesioni aggravate contro ignoti. Intanto è di 30 giorni la prognosi per il cameriere del ristorante ‘Giardino’ ferito la notte di Capodanno all’angolo tra il viale della Vittoria e via Filzi. I carabinieri stanno seguendo con attenzione l’indagine per stabilire l’esatta dinamica del drammatico ferimento e colpisce il fatto che quella notte nessuno li abbia contattati per l’accaduto. In effetti i militari sono venuti a conoscenza dell’episodio solo dopo un controllo di routine, come di solito avviene a Capodanno, al pronto soccorso di Torrette. Massimo F. (il cameriere di 41 anni, metà dei quali passati dentro lo storico ristorante) stava lavorando quella sera e verso la mezzanotte assieme ad altri colleghi e ai clienti sarebbe uscito per assistere allo show di fuochi pirotecnici. Ai militari ha detto che quel petardo era vagante e quindi c’è da stabilire se uno dei razzi di una scatola appoggiata a terra sia stato maneggiato da lui o da altri, così come va chiarito se si sia trattato di un infortunio sul lavoro o di altro. Nella zona non ci sono telecamere e in ogni caso il fumo incredibile sprigionato dai fuochi pirotecnici non avrebbe consentito di ricostruire i fatti.

Uno spettacolo assurdo vista la totale carenza di sicurezza, ripetuto ogni anno la sera di san Silvestro in piazza Diaz e dunque noto a tutti, addirittura degno della Festa del Mare dove per esplodere molto meno sono necessari permessi speciali. Eppure lì l’altra sera non ci sono stati controlli e gli unici a intervenire sono stati i sanitari del 118 e della Croce Rossa per soccorrere il cameriere. Alla luce di quanto successo lì e in piazza Roma (un egiziano aggredito brutalmente da un gruppo di giovani solo perché aveva chiesto di non sparare petardi dove c’erano anche dei bambini), l’ordinanza firmata dal sindaco prima di Capodanno per vietare i botti ha il senso di una beffa, considerato che in più punti della città si è sparato a raffica: "Non è così – precisa il vicesindaco e assessore alla Sicurezza Giovanni Zinni – L’ordinanza serve assolutamente perché comunque impone una prescrizione per altro già normata anche con leggi specifiche. I controlli a Capodanno sono stati fatti agli accessi di piazza Pertini con metal detector da parte degli steward e delle altre forze di polizia. Il nostro personale della polizia locale era impegnato nel controllo di sicurezza della piazza e dell’ingresso al parcheggio dove hanno avuto accesso fino alle 19.30 oltre 100 vetture. A tal proposito, le cose sono andate in maniera ottimale nella piazza dello spettacolo; nessun intervento è stato registrato dalla polizia locale, tutto si è svolto in maniera ordinata e non si sono registrati eventi né violenti né di altra natura a fronte delle 15mila persone presenti. Ripeto, il personale era impegnato nei varchi di piazza Pertini e non era possibile curare con la stessa attenzione altre aree della città, a parte il presidio della viabilità delle zone limitrofe che ha dato ottimi risultati".

L’ordinanza serve, ma intanto per quanto riguarda la competenza dell’amministrazione comunale sui vigili urbani, servizi e controlli nelle rivendite di materiale esplodente, petardi e botti in genere, non sono stati fatti.