Collemarino, poliambulatorio in bilico. Un’unità trasferita alla neonata Cot

Lo ha annunciato il dottor Fiordelmondo, consulente del comitato per la tutela del servizio di Ancona Nord "La scelta della Regione di anticipare l’apertura delle centrali operative sembra contro ogni logica".

Collemarino, poliambulatorio in bilico. Un’unità trasferita alla neonata Cot

Collemarino, poliambulatorio in bilico. Un’unità trasferita alla neonata Cot

Un’unità operativa del personale in servizio al Poliambulatorio di Collemarino trasferita alla neonata COT (Centrale operativa territoriale). A dirlo è stato il consulente del Comitato per la Tutela del Servizio Sanitario Territoriale Ancona Nord, il dottor Luigi Fiordelmondo, durante la conferenza stampa organizzata ieri mattina dal Comitato nella sede del Circolo Auser Collemarino-Palombina. Un incontro per aggiornare la cittadinanza in merito alla confusa situazione del locale Poliambulatorio di via Matteo Ricci il cui futuro non è chiaro. Il servizio è di competenza della Ast 2 che sulla vicenda non ha confermato e smentito alcuna delle ipotesi sulla sua sorte quando il contratto di locazione scadrà. Una serie di interrogazioni urgenti fatte dai consiglieri comunali all’assessore Manuela Caucci, competente per la parte sanitaria, non sembrano aver chiarito la cosa. A tal proposito è stato organizzato l’incontro di ieri dove è stato messo in evidenza che le quindici COT regionali inaugurate il primo luglio scorso non sono al momento finalizzate al coordinamento delle nuove strutture sanitarie territoriali in quanto mancano gli Ospedali di Comunità, le Case di Comunità Hub e le Case di Comunità Spoke: "La scelta della Regione Marche di anticipare l’apertura delle COT senza la precedente creazione delle strutture territoriali di cui sopra sembra contraria a una buona logica organizzativa _ attaccano i membri del Comitato _. Tale scelta ha danneggiato direttamente il Poliambulatorio di Collemarino poiché l’unità operativa addetta al CUP e ai prelievi è stata trasferita alla COT sede Crass Ancona con relativa diminuzione dei servizi erogati nel suddetto Poliambulatorio. Servizi per i quali il Comitato ha chiesto il ripristino alla dirigenza dell’Ast di Ancona presentando alla stessa e alle autorità istituzionali preposte una petizione firmata da più di mille persone". La vicenda è destinata a far discutere e ci si chiede se l’Ast e le istituzioni politiche se ne assumeranno la responsabilità: "In conclusione, valutiamo negativamente l’operato della Regione in quanto volto a depotenziare la sanità territoriale esistente e, nel contempo, a non realizzare realmente nuove strutture alternative. Facciamo presente, inoltre, che domani mattina (oggi, ndr.) si terrà un presidio presso il sottopasso mare rotatoria via Flaminia Collemarino a sostegno delle iniziative sopra esposte".