E’ il concerto del Canzoniere Grecanico Salentino l’evento clou di oggi al Festival Adriatico Mediterraneo. Il più importante gruppo di musica popolare del Salento, guidato da Mauro Durante, si esibirà all’Anfiteatro Romano (ore 21.30).
Ad aprire la serata saranno gli Yarákä, trio tarantino che sublima in musica il concetto di ritualità tipico delle pratiche legate alle tradizioni popolari, esplorando l’ancestrale rapporto uomo-natura.
Mauro Durante, taranta e pizzica sono sempre più popolari, soprattutto tra i giovani. Possiamo dire che voi avete dato un contributo fondamentale a questo successo?
"Sì, le nuove generazioni si appassionano a questo tipo di musica. Basta vedere quanto giovani ci sono ogni anno alla Notte della Taranta di Melpignano. Anche noi naturalmente vi abbiamo partecipato. I ragazzi ballano e cantano le nostre canzoni insieme a noi. Per questi ci sentiamo felici e fortunati".
E’ anche la celebrazione delle tradizioni di un intero territorio?
"Sì, è una musica che ‘fa vivere’ la nostra terra. E sono momenti in cui c’è un contatto diretto tra le persone, una condivisione ‘orizzontale’ di un’esperienza, in questi tempi in cui si parla di intelligenza artificiale".
Se la immagina una taranta fatta con l’A.I.?
"Sarebbe interessante sentire una canzone in dialetto salentino creata dall’intelligenza artificiale. Oggi i progressi in questo campo sono velocissimi, tanto che è difficile capire cosa è lecito e cosa non lo è. E’ un po’ come vedere certi film di fantascienza".
Il vostro ultimo album si intitola ‘Meridiana’. Cosa lo ha ispirato?
"Siamo partiti da una riflessione sul rapporto con il tempo e con la danza, quella che ci arriva dal passato, ma che noi utilizziamo per scrivere nuovi brani e, attraverso di essi, raccontare il presente".
Il concerto quindi ruoterà intorno al nuovo lavoro?
"Nelle nostre esibizioni c’è un canovaccio, ma abbiamo fatto talmente tanti dischi insieme che possiamo attingere a un repertorio molto vasto. Abbiamo ripescato brani che non facevamo da tempo".
Il Canzoniere Grecanico Salentino si esibisce spesso all’estero. Vi sentite ‘ambasciatori’ della nostra musica popolare?
"Portiamo in giro per i mondo la world music italiana, che è molto riconoscibile. Avvertiamo la responsabilità di dare a questa musica una direzione che garantisca sempre nuova forza alla tradizione".
Raimondo Montesi