Novantanove panchine (tutte in serie A) con l’Aurora Basket secondo per presenze solo all’irraggiungibile (143) Andrea Zanchi (a puro titolo statistico sul terzo gradino del podio il pesarese Stefano Cioppi 85). Damiano Cagnazzo è il nuovo head coach della Juve Caserta, primo storico scudetto ‘sudista‘ del basket. Una bella responsabilità e una bella gatta da pelare conoscendo storia e passione di quei luoghi."All’ultima partita dell’anno scorso, squadra praticamente già retrocessa, c’erano tremila persone, non servono altri commenti – la presa di coscienza del tecnico di scuola maceratese –. Il progetto societario di quest’anno è migliorare struttura e organizzazione senza salti nel buio, sul campo puntiamo a competere con tutti e a vincere più possibile consapevoli che che non sarà dura, di più". Squadra completamente nuova, due conferme, Mastroianni e Romano, gioventù ed esperienza garantita dai Diouf, Laganà, D’Argenzio Ricci e Azzaro.
Che campionato sarà e come vede le marchigiane della provincia di Ancona?
"Trentotto partite, ai limiti della follia, non resta che adeguarsi: almeno sei squadre con tutte le carte in regola per vincere il campionato, la Libertas (Livorno), le due Montecatini, Roseto, Ruvo di Puglia e Roma, alle spalle tante outsider Jesi e Fabriano tra queste. La General Contractor ha aumentato il livello fisico, ho allenato Berra l’anno scorso a Piombino, un grande acquisto per Ghizzinardi, la Ristopro ha mantenuto i punti di forza e un perfetto mix tra vecchi e nuovi, un cliente ostico per tutti secondo tradizione".
Novantanove partite sulla panchina della vecchia Aurora, ha mai pensato di fare cento? "Perché no, a chi non piace la tripla cifra nel basket, mai dire mai solo che adesso ho tanto di quel lavoro da fare qui a Caserta ..." g.a.