ALESSANDRO DI MARCO
Cronaca

Fabriano, il clochard pulisce i parchi. "Così mi sento utile"

Valentin Sararu vive in una tenda: "Amo questa città e cerco di fare la mia parte perché sia pulita e accogliente"

Valentin si dedica in particolare ai giardini della Pisana e al Parco Merloni

Fabriano (Ancona), 8 maggio 2019 - Il clochard romeno dal profondo senso civico si trasforma in operatore ecologico e pulisce quasi tutti i giorni i giardini della Pisana e del Parco Merloni. È singolare e fortemente educativa la storia del Valentin Sararu, 47 anni, ormai fabrianese d’adozione, che al Carlino spiega il suo impegno praticamente quotidiano per una città più pulita e accogliente.

Valentin, cominciamo dal suo arrivo in Italia? «Era il 2007 quando lasciai la Romania dove lavoravo in ferrovia: una serie di tagli al personale che mi hanno fatto perdere il posto. Arrivai ad Ancona in autobus, il cui biglietto mi è stato pagato da un amico italiano. Inizialmente sono rimasto lì e poi nella vicina Monsano lavorando in un luna park, fino a quando nel 2008 ho conosciuto Fabriano, una città davvero bella e tranquilla».

Ma lei trascorre le sue giornate senza un tetto? «Nei mesi invernali ho fatto un po’ la spola tra i centri di accoglienza di Falconara, Senigallia e Rimini. Ora con la bella stagione sono rientrato di base a Fabriano, dove cerco luoghi idonei per dormire nella mia tenda mobile».

È vero che in tanti l’hanno ribattezzata il custode dei giardini fabrianesi? «Ho tanto tempo libero, sono ancora giovane e voglia di rendermi utile. Amo questa città che mi ha accolto con grande solidarietà e cerco di fare la mia parte attraverso la pulizia in particolare dei parco della Pisana, ma a volte anche del parco Merloni. Ci sono giorni in cui arrivo a raccogliere dieci sacchi di rifiuti, contenenti soprattutto fogliame, che poi vengono prelevati dagli operatori servizio di Anconambiente. Compro sacchi e guanti con le generose donazioni di tanti amici fabrianesi che mi conoscono. In fondo, ognuno è chiamato a fare la sua parte in favore della collettività».

Ha qualcosa in particolare da chiedere alla città? «Mi piacerebbe avere una stanza in cui dormire, magari da ricevere gratuitamente per poi provvedere a risarcire il benefattore con una serie di lavori di migliorie e manutenzione della struttura, visto che me la cavo piuttosto bene nei piccoli interventi artigianali».

E alle istituzioni? «Conosco chi ci amministra in Comune, sono brave persone. Se serve io sono qua: avere un ruolo ufficiale per controllare pulizia e decoro dei giardini non mi dispiacerebbe. E poi non sono certo un tipo che chiede chissà quali cifre...».