SILVIA SANTARELLI
Cronaca

Superenalotto, il colpaccio del clochard ‘Cassano’: "Ho vinto ma non cambierò vita"

Dopo un mese è riuscito a riscuotere i 37mila euro vinti al SuperEnalotto. "Un amico mi ha aiuto a rifare i documenti, adesso sono più tranquillo"

Il tabaccaio dei Portici di Senigallia e, nella foto piccola, Gianluigi.

Il tabaccaio dei Portici di Senigallia e, nella foto piccola, Gianluigi.

Senigallia (Ancona), 25 novembre 2023 – ‘Cassano’ continuerà a fare il clochard e a girovagare in treno. Le stazioni sono un po’ come la sua seconda casa, la prima è stata per anni il centro di accoglienza di piazzale della Vittoria, a Senigallia, dove non lo vedono ormai da un mese.

Il 24 ottobre, ha centrato un 4+1 al Superenalotto vincendo 37.045 euro, una cifra che non cambia nessuna vita, nemmeno la sua. "Non so ancora cosa ci farò con i soldi – spiega –, ora devo sistemare questioni personali. Sono in stazione, è arrivato il mio treno". Il suo nome è Gianluigi, ma tutti lo conoscono come ‘Cassano’ per l’accento pugliese, anche se in Puglia non va da anni e forse non ci tornerà più.

Un clochard 2.0, col cellulare e i social, dove da ieri sono sparite le foto, forse per garantirsi un po’ di privacy dopo avere riscosso l’assegno, cosa che pochi giorni dopo la vincita sembrava impossibile, perché ‘Cassano’ era senza tessera sanitaria e il suo codice fiscale era scaduto.

Documenti indispensabili, secondo il regolamento del gioco. "Per fortuna mi ha aiutato un amico, non sapevo come fare – aggiunge –. Mi ha accompagnato all’Agenzia delle entrate a rifare i documenti. Ora ci sono riuscito, grazie a lui".

Funzionari della Sisal si sono mobilitati per fare sì che l’uomo potesse riscuotere la vincita centrata alla ricevitoria Severi di via Portici Ercolani, a Senigallia, la stessa dove è solito recarsi a giocare, solo schedine da pochi euro, per tentare la fortuna. "Ho controllato bene che avessi vinto – dice ancora –, poi sono tornato in ricevitoria per essere sicuro e solo dopo mi hanno aiutato a riscuotere l’assegno". Anche ieri è tornato a Senigallia, per restituire 50 euro che gli erano stati prestati il giorno prima per effettuare alcune pratiche, ma non trovando il benefattore, ha rintracciato il fratello e ha saldato il debito.

Gianluigi ieri è partito in treno per "questioni personali", sempre con lo zaino in spalla e forse non più alla ricerca della fortuna che ha trovato in una schedina del Superenalotto. "Ora ho 30mila euro, sono più tranquillo. Ma torno". Così ha concluso prima di partire in direzione nord, dove ha trovato alloggio e una nuova famiglia in un centro di accoglienza, ma tornerà sulla spiaggia di velluto, dove organizzerà la cena che aveva promesso di offrire con i soldi della vincita.