"Civitanova in difficoltà. Pronti a dare il massimo"

Il calciatore Ivan Visciano, ex Anconitana, ora barista a Civitanova, racconta la sua esperienza calcistica nelle Marche e il legame con l'Ancona. Dopo aver vinto con la squadra di Ancona, ora si prepara a sfidarla con la Civitanovese, concentrato sul presente e sul difficile inizio di stagione della sua squadra.

"Civitanova in difficoltà. Pronti a dare il massimo"

Ivan Visciano

Oggi fa il barista al centro commerciale Cuore Adriatico di Civitanova, nel bar di proprietà del presidente della Civitanovese, Mauro Profili. Ma il calcio non è solo un hobby, tanto è vero che è il capitano di quella squadra che insieme ai suoi compagni ha riportato prima in Eccellenza e poi in serie D. Ivan Visciano, due anni con la maglia dell’Anconitana di Stefano Marconi tra il 2018 e il 2020, prima in Promozione e poi nell’Eccellenza interrotta dal Covid, già ad Ancona era stato capace di mettere in mostra le sue qualità di centrocampista, prima in quel campionato vinto e poi l’anno successivo, in mezzo alle mille difficoltà dettate dal diffondersi della pandemia. Proprio per colpa del Covid si interruppe il suo rapporto con l’Ancona, dopodiché Ivan Visciano è rimasto nelle Marche, approdando a Civitanova. E con i rossoblù ha riconquistato lo scorso anno quella serie D che già lo aveva visto attore di spicco con le maglie di Puteolana, Sorrento, Pomigliano e Turris, tutte squadre della sua zona, visto che Visciano è originario di Torre del Greco.

"Per me quelli di Ancona sono stati due anni indimenticabili, con la vittoria del campionato e della Coppa Italia in una piazza storica. Poi ci stavamo giocando un altro campionato che a causa del Covid si è fermato, il rammarico è quello di non averlo potuto terminare. Peccato". Però è rimasto in contatto con alcuni dei suoi compagni di allora, come racconta: "Sento sempre Mercurio (Paolino, che ora è all’Aurora Treia, ndr), Marengo (Elias, l’ultima stagione l’argentino l’ha giocata in Eccellenza all’Urbania, ndr) e il "Tano" Trombetta (Cristian, anche lui argentino, ora a Porto Sant’Elpidio, ndr). Con Mercurio e Marengo abbiamo condiviso la casa e per me sono stati una seconda famiglia".

Le Marche una seconda patria, dove piantare nuovamente radici, dove far crescere i propri figli. Sono rimasti tutti in zona, dopo l’esperienza dell’Ancona, un segno di apprezzamento per il territorio e la sua qualità della vita, prima che per il suo calcio: "Dopo Ancona volevo dare una stabilità alla mia famiglia e grazie all’aiuto del presidente Mauro Profili a Civitanova mi sono inserito nel mondo del lavoro abbinato al calcio. Mi andava bene anche fare qualche categoria in meno, ma in una bella piazza e non potevo non scegliere ’Citanò’ per gli stimoli che avevo nel riportare entusiasmo in una piazza così importante. Sono convinto che sia stata la scelta giusta, visto che ormai qui ho anche comprato casa". A Civitanova una nuova scalata: "Tornare di nuovo in serie D è stata una bellissima soddisfazione, perché ci siamo arrivati dalla Promozione. La serie D è un campionato importante e ormai mi aspetto tutte partite belle, intense e difficili".

Sabato tornerà al Del Conero, ad Ancona per dimostrare che Ivan Visciano è sempre il giocatore generoso che i tifosi hanno apprezzato in quegli anni, anche se ora veste la maglia della Civitanovese. Sull’Ancona preferisce non dare giudizi, anche e soprattutto perché è la squadra che affronterà tra pochi giorni: "In questo momento preferisco guardare solo a noi, perché stiamo avendo un inizio di stagione difficile. Faremo di tutto per disputare un onesto campionato".

Giuseppe Poli