Cittadella sport, scontro Comune-gestore

L’assessore Pizzi: "Le opere di manutenzione spettano alla società che lo gestisce. E’ un contratto da nove milioni di euro di soldi pubblici"

Cittadella  sport, scontro Comune-gestore

La piscina dell’impianto sportivo delle Saline

Le opere di manutenzione devono essere eseguite dal gestore. Un braccio di ferro che si ripete quello tra la società che gestisce la Cittadella dello Sport del quartiere Saline e l’Amministrazione comunale che è intervenuta ancora una volta per chiedere che vengano, come previsto da contratto, eseguiti i lavori di manutenzione dell’impianto chiuso ormai da una settimana dopo il cedimento di una parte del controsoffitto dello spogliatoio maschile. Lunedì i tecnici del Comune, proprietario dell’impianto, hanno eseguito un sopralluogo: "Come previsto dalla convenzione firmata con la società che gestisce non solo quell’impianto, ma anche gli altri presenti nella Cittadella dello Sport – spiega il vice sindaco e assessore allo Sport Riccardo Pizzi – è la società che deve provvedere alla sistemazione, garantendo la sicurezza degli utenti, nel più breve tempo possibile". Venerdì è partita la diffida in cui la società viene invitata a non diffondere informazioni errate nei confronti degli utenti che hanno inondato di e-mail e richieste di informazioni gli uffici preposti, nella speranza di accelerare un intervento da parte dell’Amministrazione. Quello occorso al controsoffitto dello spogliatoio degli uomini, non è l’unico ‘guasto’, perché nel mese di ottobre, l’impianto era rimasto chiuso a seguito di un allegamento che aveva interessato il locale pompe. Una chiusura di qualche giorno per ripristinare l’impianto che a distanza di meno di un mese è di nuovo chiuso. Diverse anche le e-mail arrivate alla società in cui gli utenti chiedono chiarimenti riguardo alle modalità di rimborso degli abbonamenti. "Stante le continue lamentele da parte dei fruitori degli impianti sportivi in questione, espresse anche sulla stampa e sui social, come Ente proprietario - prosegue Pizzi - siamo insoddisfatti dei modi di gestione, tanto che gli uffici preposti stanno valutando i passi necessari per tutelare l’interesse pubblico e quindi i fruitori degli impianti. Chi oggi blatera sui social su modalità e costi di utilizzo, avrebbe avuto l’opportunità in Consiglio comunale di chiedere le modifiche contrattuali. Gridare oggi è inutile, perché le condizioni di un contratto si concordano prima, non dopo la firma. Ed il contratto in essere, trae origine dall’aggiudicazione di giugno 2020 decida dalla precedente amministrazione. Auspico una soluzione a breve e comprendo la necessità di approfondire la questione, visto che parliamo di un contratto dal valore di quasi 9 milioni di euro. Di soldi pubblici".