MARINA VERDENELLI
Cronaca

Città di Senigallia, non luogo a procedere per tre della Fondazione

In quattro, tre ex componenti del Cda Fondazione Città di Senigallia, e un architetto, erano accusati di abuso d’ufficio e...

La Fondazione Città di Senigallia

La Fondazione Città di Senigallia

In quattro, tre ex componenti del Cda Fondazione Città di Senigallia, e un architetto, erano accusati di abuso d’ufficio e ieri hanno affrontato l’udienza preliminare davanti al gup Alberto Pallucchini che ha pronunciato il non luogo a procedere perché il reato da agosto scorso è stato abrogato per legge. Oggetto dell’imputazione, che si è arenata ancora prima di finire a processo, è una delibera del Cda (del 5 febbraio del 2021) approvata dai tre componenti del consiglio di amministrazione, con la quale si assegnava l’incarico ad un architetto in maniera diretta e del valore di 133mila euro. Una procedura ritenuta irregolare dalla pubblica accusa perché il limite massimo previsto per un affidamento diretto in quel periodo era di 75mila euro. Il professionista, stando alle contestazioni, si sarebbe proposto alla Fondazione per un incarico finalizzato alla progettazione di un piano particolareggiato d’iniziativa privata e da presentare nell’ambito della variante Città Resiliente al prg del Comune.

Ai quattro indagati si contestava il fatto di aver frazionato in due cifre l’incarico allo stesso architetto, prima quasi 73mila euro e poi quasi 61mila. Un frazionamento definito di comodo. In più la delibera finita all’attenzione della Procura revocava e sostituiva una precedente di settembre 2020 e con cui lo stesso incarico era stato affidato per la medesima cifra sempre allo stesso professionista. L’avvocato della Fondazione aveva all’epoca già rilevato lo sforamento.