Cinghiali, la Coldiretti nel mirino: "Pensi alla piaga del lavoro nero"

Lac e Lav Marche contestano i dati di Coldiretti sulla popolazione dei cinghiali e il Piano di Controllo del Cinghiale, sostenendo che la caccia non riduce il loro numero ma lo aumenta.

Cinghiali, la Coldiretti nel mirino: "Pensi alla piaga del lavoro nero"

Cinghiali, la Coldiretti nel mirino: "Pensi alla piaga del lavoro nero"

Lac e Lav Marche contestano i dati diffusi da Coldiretti Marche sulla popolazione dei cinghiali nelle Marche e la richiesta di adozione di un "Piano straordinario per il controllo del cinghiale". Il Piano per il Controllo del Cinghiale, nella Marche, prima Regione in Italia, "venne introdotto nel 2018 dalla precedente Giunta Cerescioli", della durata di 5 anni e che prevedeva che si cacciasse il cinghiale ogni anno dal 22 aprile al 30 settembre. Lac e Lav ricordano che l’ex assessore regionale all’Agricoltura e alla Caccia, Mirco Carloni, "con la scusa del pericolo di diffusione della Peste Suina Africana", introdusse il Piano Regionale di Interventi Urgenti "che prevede l’Incremento del 50% degli abbattimenti dei cinghiali, la caccia tutto l’anno e nelle aree demaniali". Quindi l’affondo verso Coldiretti Marche. "Se dessimo per buoni i dati divulgati da Coldiretti, tutti questi Piani sono, di fatto, miseramente falliti, a dimostrazione che la caccia, non riduce affatto il numero dei cinghiali, ma anzi, ne provoca il loro aumento. La Coldiretti piuttosto pensi alla piaga del lavoro nero"