Cimitero di Tavernelle off limits, il Comune valuta un percorso in sicurezza per far accedere i parenti dei defunti. "Faremo presto un sopralluogo – promette l’assessore ai Lavori Pubblici, Stefano Tombolini – per verificare se ci sono le condizioni per realizzare un passaggio pedonale tutelando la sicurezza però delle persone". Il problema di un cimitero inaccessibile ai parenti dei defunti che riposano nei colombari è stato sollevato ieri sul Carlino da un cittadino, Calogero Corradini, che da tre anni non può portare un fiore sulla tomba del nonno che si trova nell’area dell’ingresso posteriore del cimitero, quello che si accede uscendo dall’asse nord-sud. Lì due stecche di loculi sono chiuse con delle reti arancioni da cantiere, per lavori di ristrutturazione dovuti al terremoto che ha danneggiato la struttura.
Il cittadino ha sostenuto che sono più di tre anni che il passaggio è interdetto senza nessun che ci lavora. "Le barriere ci sono dal terremoto del 2022 – osserva Tombolini – non proprio da tre anni. Da allora l’immobile è stato chiuso al passaggio del pubblico per problemi di sicurezza. Ci sono pericoli per l’incolumità. Una condizione identica a molte altre parti nello stesso cimitero e in altri cimiteri cittadini purtroppo. E’ partita però la schedatura Ades, quella relativa all’agibilità e danno nell’emergenza sismica, per accedere al finanziamento del governo centrale che arriverà direttamente agli enti locali. Fondi non immediati. Nell’attesa non siamo in grado di trasferire le salme altrove perché non abbiamo altri loculi disponibili o campi per l’inumazione. Per questo stiamo valutando di realizzare un percorso provvisorio di avvicinamento alle tombe per i parenti dei defunti che vogliono recarsi per un saluto ai loro cari. Dobbiamo fare prima un sopralluogo per capire se è fattibile, valutare la condizione e poi decidere. Noi i cimiteri li abbiamo trovati già tutti così".
Il Comune farà partire intanto i lavori nei cimiteri più periferici, quali Pietralacroce, Pinocchio e Posatora. Ancora fermo Montacuto. "Per Pietralacroce – spiega Tombolini – è stata già approvata la demolizione e costruzione. Faremo anche un bando per chi vuole prenotare colombari familiari. Per il Pinocchio abbiamo 200mila euro mentre per Posatora c’è il fondo frana. A Montacuto dobbiamo invece valutare, lì c’è un difetto di manutenzione ultra decennale".
Intanto anche la cugina di Calogero Corradini fa sapere che si era rivolta agli uffici cimiteriali per il problema delle transenne ma non ha trovato mai una soluzione per accedere all’area. "Le hanno detto che non possono fare nulla – dice Corradini – noi aspettiamo e speriamo che il problema trovi una soluzione anche per tutti quelli che hanno un parente deceduto".