
Gianmarco Bruscia era uno studente dell’Istituto "Volterra Elia" di Ancona, che ha scritto per lui un commosso epitaffio, pubblicato sul...
Gianmarco Bruscia era uno studente dell’Istituto "Volterra Elia" di Ancona, che ha scritto per lui un commosso epitaffio, pubblicato sul sito della scuola: "Avrebbe compiuto diciannove anni a giugno Gianmarco, proprio durante gli esami di Maturità, che avrebbe affrontato con l’ansia di ogni adolescente alle prese con quello che è considerato un rito di passaggio, la fine di un ciclo di vita, oltreché di istruzione". Cosa avrebbe fatto, se non se ne fosse andato? "Avrebbe certamente sostenuto un colloquio brillante, grazie al suo modo di esprimersi pacato, puntuale e conciso. Ma tutto questo rimarrà purtroppo incompiuto: Gianmarco ci ha lasciati ieri, all’improvviso, strappato alla vita da un malore, con la medesima riservatezza e immediatezza con cui viveva la sua quotidianità".
Di fronte a questa perdita, c’è solo sconcerto: "In questo momento, noi siamo costernati per la sua giovane vita spezzata nel fiore degli anni, addolorati per la perdita imprevedibile e repentina di questo ragazzo perbene, maturo, responsabile, spiritoso, educato. La lista dei suoi pregi è lunga e riempie il cuore di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo". All’arrivo della notizia, ieri, scrivono compagni e docenti, "il nostro cuore si è spezzato. Ancora increduli, cerchiamo di raccogliere i ricordi dei tanti momenti vissuti insieme durante questi cinque anni trascorsi tra i banchi, nell’ordinario fluire delle giornate scandite dalla campanella, intrise di sogni e progetti futuri e soprattutto di crescita".
In questo periodo, in vista della maturità, si cominciano a tirare le file, per cui ci si domanda: "Proprio in queste settimane, in classe, stavamo parlando di orientamento e del capolavoro che ogni studente del triennio deve ultimare: chissà Gianmarco cosa avrebbe considerato il suo capolavoro in quest’ultimo anno scolastico e chissà cosa avrebbe deciso di fare dopo l’estate?" Nonostante il dolore, resta una certezza, però, in chi resta: "Quello che è certo è che, sebbene la sua vita sia stata stroncata troppo presto, lui rimarrà per sempre giovane e vivo nel nostro ricordo affettuoso, perché, come scriveva il poeta, ‘celeste è questa corrispondenza d’amorosi sensi’". Infine, l’estremo saluto: "Ciao Gianmarco, ci mancherai".