"Che bello tornare ad Ancona". Rossana Casale al Jazz Festival

Domani alle 21.30 all’anfiteatro romano c’è la storica corista di Mina, Mia Martini e Loredana Bertè

"Che bello tornare ad Ancona". Rossana Casale al Jazz Festival

"Che bello tornare ad Ancona". Rossana Casale al Jazz Festival

"Un concerto per il mio Maurizio". Rossana Casale all’anfiteatro romano, domani (21.30), per l’Ancona Jazz Summer Festival. Una delle jazziste più celebri del panorama italiano accosta l’auto al margine destro della strada e risponde al telefono: "Sono a Roma, fanno 39 gradi. Vado all’ombra e parliamo con calma". La celebre corista di Mina, Mia Martini e Loredana Bertè presenterà il suo inedito ´Shades of Blue´, che anticipa l’album di settembre ´Almost Blue´: "È bello tornare ad Ancona, qua è cambiata la mia vita. Ero una giovane jazzista e mi sono ritrovata madre. Ho vissuto sul Conero fino alla scomparsa di Maurizio". Con lei, Carlo Atti (sax tenore), Luigi Bonafede (piano), Alessandro Maiorino (contrabbasso), Enzo Zirilli (batteria).

Signora Casale, com’è nato ´Shades of Blue´?

"Da un tenero momento vissuto a Viareggio, dove vivo. Quasi quotidianamente, scendo in spiaggia e un giorno mi sono seduta sulla sabbia. Era quasi autunno, cielo e mare si specchiavano l’uno nell’altro, con delle striature che si univano: il blu, il cobalto, il turchese. Mi sono immersa nei colori e ho pensato alle persone che non ci sono più, fra cui il mio compagno, Maurizio, anconetano. È mancato 22 anni fa".

Dove vi siete conosciuti?

"Ad Ancona: ero in tournée e il mio chitarrista di allora, Andrea Zuppini di Falconara, propose di alloggiare all’hotel Emilia, gestito dalla famiglia di Maurizio, i Fiorini. È stato amore a prima vista. Sia con Ancona sia con lui. Rimasi rapita dal Conero. La Riviera anconetana non era così conosciuta. E Maurizio ha dato tanto ad Ancona, amava il jazz e la musica in generale, di cui era grande cultore. Da Emilia iniziò con le presentazioni di libri, promosse l’arte, i poeti, una scuola di tango. La città non deve dimenticarlo, lui mi ha insegnato molto. Fu Maurizio a dare il nome al ´Clandestino´, di Moreno Cedroni. Si è dedicato all’evoluzione della cucina, è andato oltre il pollo in potacchio".

E vostro figlio?

"Sebastiano ha 26 anni, è un giovane artista conosciuto con lo pseudonimo di Miira. Ha curato le illustrazioni del mio ultimo album".

Un brano di puro jazz inglese è insolito nel panorama italiano…

"Io sono al di là del fiume, ma non per snobismo. Se non c’è nessuno dall’altra parte, come si fa? Il bianco risalta solo se c’è il nero; la notte esiste solo se c’è il giorno. Sono contenta di essere fuori dal contemporaneo e da ciò che funziona. Altrimenti, finiremmo per ascoltare tutti Annalisa (che ha una voce spettacolare), ma poi non ci sarà nient’altro".

Nicolò Moricci