PIERFRANCESCO CURZI
Cronaca

Cgil, Cisl e Uil si scoprono unite: "Insulti gravissimi: si dimetta subito"

Dura nota firmata da tutte e tre le sigle nonostante le divergenze sullo sciopero: "Ha offeso i lavoratori"

Cgil, Cisl e Uil si scoprono unite: "Insulti gravissimi: si dimetta subito"

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Ancona, 15 novembre 2023 – "Le affermazioni dell’avvocato Dotti sono gravi, soprattutto perché rientrano nel contesto del suo ruolo di presidente del Consiglio di Amministrazione di VivaServizi. Per questo motivo chiediamo le sue dimissioni immediate e, in merito alla vicenda, una presa di posizione da parte delle amministrazioni comunali che sono collegate a VivaServizi". La reazione della galassia sindacale territoriale di Ancona e delle Marche è netta e non ammette repliche o fraintendimenti.

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A pesare oltre alle parole del post soprattutto i due hashtag con cui Dotti dà dei pagliacci e dei buffoni agli organi sindacali nel loro complesso. A parlare, attraverso una nota ufficiale condivisa, sono i rappresentanti territoriali di Cgil, Cisl e Uil, Marco Bastianelli, Alessandro Mancinelli e Giorgio Andreani, rispettivamente segretario provinciale Cgil Ancona e segretari anconetani e regionali di Cisl e Uil. È bene notare un particolare non di poco conto, ossia il fatto che la nota sia stata firmata anche dal rappresentante della Cisl, una delle tre sigle sindacali che compongono la triade confederale, ma che a livello nazionale si è dissociata dalla mobilitazione del prossimo venerdì.

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Una nota stampa che parte dalla sorpresa iniziale per quanto riportato dal Carlino ieri: "Abbiamo appreso con stupore dalle pagine dagli organi di informazione di oggi (ieri, ndr) la dichiarazione dell’avvocato Andrea Dotti, neopresidente della società VivaServizi. Stupore, scaturito anche dal fatto che in tutti questi anni, tra il sindacato e VivaServizi c’è sempre stato un rapporto improntato sulla franchezza, sulla trasparenza e che ha permesso di costruire una relazione seria e fondata sui contenuti, sempre nel rispetto reciproco delle parti".

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Dallo stupore, trasformato in fastidio per quell’attacco social così netto, alle considerazioni e ai dettagli: "Per acchiappare qualche like in più si fanno affermazioni superficiali, anche offensive, per evitare di affrontare i temi e il merito delle questioni – proseguono nel loro attacco Bastianelli, Mancinelli e Andreani – I termini utilizzati non offendono noi, ma le migliaia di lavoratori che decidono liberamente e democraticamente la propria adesione al sindacato. Lavoratori che noi stiamo incontrando quotidianamente nelle assemblee. Ci chiediamo quali siano i motivi che sostengono queste affermazioni, ma vista la bassezza dell’insulto, ipotizziamo una povertà etica e umana e soprattutto una mancanza di consapevolezza rispetto al ruolo che si ricopre".

L’ultima parte dell’attacco dei sindacati è quella più diretta al soggetto, invitato a farsi da parte: "Per tutti questi motivi chiediamo una netta presa di posizione e di distanza da parte dei Comuni soci di VivaServizi e, ritenendo che il dottor Dotti non sia adeguato a rappresentare la società nella sua pluralità, le sue dimissioni immediate". Dimissioni che per ora Andrea Dotti non sembra voler considerare.

È importante ricordare che l’avvocato anconetano è stato nominato a capo del Cd’A venerdì scorso al posto di Chiara Sciascia. Proprio lunedì in redazione era arrivata una nota di VivaServizi in cui si avvisava delle misure (e dunque dei disagi) assunte proprio in vista dello sciopero del 17 novembre all’interno dell’azienda.