GIACOMO GIAMPIERI
Cronaca

Castelferretti conta i danni. L’acqua ha devastato tutto. Mobili in strada, negozi chiusi: "Grazie agli angeli dei soccorsi"

Si lavora senza sosta nelle vie più colpite per togliere il fango da case e locali. Ci sono ancora abitazioni inagibili e la conta degli sfollati è ancora provvisoria. Il Comune intanto ha comunicato la procedura per richiedere i risarcimenti.

Castelferretti conta i danni. L’acqua ha devastato tutto. Mobili in strada, negozi chiusi: "Grazie agli angeli dei soccorsi"

Gli angeli del fango di Castelferretti. Sotto, Giulia Amico con il nipote Cristian

È tornato il sole, ieri, su Castelferretti. Ma la luce restituisce immagini di devastazione dopo l’alluvione di giovedì. Molti negozi chiusi, mobili e oggetti da buttare, case, garage e locali che si svuotano dall’acqua ma resta l’odore di fango. Duro e persistente. L’immagine commovente è quella di chi aiuta. Volontari (anche da fuori), vigili del fuoco, Protezione civile e forze dell’ordine. Si lavora alacremente, nelle vie più colpite c’è fermento. Riecco la corrente, i contatori erano sprofondati: idrovore in azione. Saranno una trentina gli interventi richiesti al Centro operativo comunale, cui si sommano le decine effettuati dai pompieri. Le abitazioni inagibili, a ieri, quattro. Tre gli sfollati accolti giovedì notte in via Roma, poi ospitati dai famigliari. Una persona ancora seguita dai Servizi sociali. E poi quelli che hanno trovato alloggio dai parenti: quattro certi ma potrebbero essere di più. Un quadro complesso.

Il sindaco Stefania Signorini è in piazza della Libertà al mattino, dopo un’altra notte insonne per la pioggia caduta. Con lei, la prima a richiedere lo stato di emergenza, il vicesindaco Valentina Barchiesi e l’assessore Ilenia Orologio. Accanto ai cittadini, per tastare meglio l’entità dei danni (ingenti) al patrimonio pubblico e privato. L’assessore Elisa Penna, invece, gira per la ricognizione del verde. Nel pomeriggio Signorini riceverà la visita dell’assessore regionale Stefano Aguzzi, che accerterà le tante e diffuse criticità. Chi ha subito i danni, avverte il Comune, dovrà inviare le fotografie a emergenze@comune.falconara-marittima.an.it. I materiali distrutti, invece, attendono il ritiro sui marciapiedi. Il centro storico respira. Eppure la ripartenza è una scalata ripida come a Montedomini: "Se riaprirò? – s’interroga Milena Capozzi di Mimina Edicolè – Non lo so, abbiamo subito tanti danni". Le fa eco Elisa Rosin della Gioielleria Guidoni: "L’acqua ha devastato tutto. Mobili compresi. Giovedì alle 8 non siamo riusciti a passare. Se fossimo riusciti, forse avremmo potuto salvare qualcosa". Marco Principi, gloria della Castelfrettese, riapre la sede di servizi assicurativi: "Massima solidarietà ai colleghi, da me solo pochi centimetri d’acqua". Marcella Lucarini, 89 primavere, si affaccia dalla finestra su piazza Albertelli: "Non me la sento ancora di uscire, ma gli angeli dei soccorritori non mi fanno mancare nulla". Angeli anche giovani e scout che puliscono la flagellata chiesa di Sant’Andrea Apostolo. Problemi all’auditorium Fallaci e all’anagrafe. In sofferenza diverse imprese tra le vie del Consorzio e dell’Industria. L’argine dell’unico fosso esondato, il Cannettacci, ripristinato. Oggi riaprono le scuole, tre quelle che fanno lezione il sabato (Alighieri, Cesare e Cambi-Serrani), gli impianti sportivi, esclusi gli stadi Fioretti e Amadio (martoriato), e i cimiteri. Chiusi parchi e giardini.