GIACOMO GIAMPIERI
Cronaca

Alluvione, la solidarietà di Castelferretti: tutti in chiesa per ripulirla. “E’ il simbolo della rinascita”

Sant’Andrea Apostolo era sommersa: in tanti hanno dato una mano per togliere acqua e fango. Nel piazzale dell’oratorio una messa di comunità: “Sarà per la ripartenza di tutti noi”

Ancona, 22 settembre 2024 – “Una risposta di comunità”. Straordinaria. Quella di Castelferretti, dei castelfrettesi e di chi si è prestato dal pomeriggio di giovedì, senza soluzione di continuità, per lavorare nella chiesa di Sant’Andrea Apostolo, sommersa, e per liberarla dal (quasi) mezzo metro d’acqua accumulatosi all’interno e dal fango che ha raggiunto altari, arredi e manufatti religiosi. Certo, qualcosa da buttare ci sarà. Molto, a dire il vero. E resterà nei pensieri di tutti quell’immagine choc di quando, passata la piena, è stato riaperto l’imponente portone della parrocchia che si affaccia su via Bruno e piazza della Libertà.

Decine di persone tra famiglie, giovani, scout e volontari per ripulire la chiesa
Decine di persone tra famiglie, giovani, scout e volontari per ripulire la chiesa

“E l’acqua – ricorda il professore Luigi Tonelli – usciva come se fosse un fiume”.

Ci sono altre immagini, però, da conservare. Quelle dei giorni successivi. Quando decine di persone tra famiglie, giovani, scout e volontari hanno fatto in modo che la navata principale e il reticolo di stanze e corridoi fossero ripuliti in tempi record. Missione compiuta. Allora oggi, quella messa che alle 10.15 verrà celebrata nel piazzale dell’oratorio, sarà una messa di comunità. Sentita, partecipata. “Una messa della ripartenza”, prosegue Tonelli. L’ingresso, per ragioni di sicurezza, sarà possibile soltanto dal cancello di via Aleardi. Ieri, intanto, la funzione è stata officiata alle Piane di Camerata.

Tra le storie della chiesa di Sant’Andrea Apostolo, anche quella del ‘Crist Gross Gross’. L’imponente statua è stata soltanto lambita dall’acqua, senza rovinarsi. Era stata ritrovata nel 2019 nei Musei diocesani di Ancona e tornata a Castelferretti nel 2020 dopo un lungo restauro. Una volta che i funzionari della Protezione civile, giovedì, sono riusciti ad accedere alla chiesa, hanno sollevato la rappresentazione di Gesù – ad altezza naturale – e l’hanno posizionata in alto, in modo che non si danneggiasse.

“È salva”, chiude Tonelli. Nel mentre si lavora pure per liberare i locali dell’oratorio, pesantemente alluvionati. Ecco perché la stima dei danni è inquantificabile. Si parla di migliaia di euro. “Ma quei punti di ritrovo per tanti ragazzi della frazione hanno bisogno di tornare il prima possibile alla normalità”, confida un altro parrocchiano.

A due passi dalla chiesa, infine, è stata liberata dall’acqua e dal fango la scuola materna Mauri Sartini: “Tanti papà e nonni si sono adoperati per ripristinare i locali – riferisce l’ex consigliere comunale Maurizio Andreoni –. Grazie al prezioso lavoro, lunedì (domani) la scuola riaprirà regolarmente e al 100 per cento delle potenzialità”. La vita che riparte.