Caso Moncaro Autorizzati i primi pagamenti

Il via libera del tribunale per i soci agricoltori e per gli stipendi dei dipendenti. Ma nella sede della cooperativa spuntano striscioni

Caso Moncaro Autorizzati i primi pagamenti

Lo striscione nella sede di Moncaro

Moncaro in liquidazione, via libera del tribunale al pagamento delle uve ai soci agricoltori proprio mentre alcuni di loro, seriamente preoccupati, alzano la voce e affiggono uno striscione nella sede della cooperativa: "Moncaro è dei soci". Nel frattempo il giudice del tribunale di Ancona Giuliana Filippello ha autorizzato anche il pagamento degli stipendi dei dipendenti (pure piuttosto preoccupati) da luglio e delle bollette per l’energia elettrica. Dunque rassicurazioni concrete verso la continuità aziendale. E intanto il vino, Verdicchio e Rosso Conero per lo più, ormai introvabile sugli scaffali italiani, rimasto fermo nelle botti dallo scorso anno, sta raggiungendo i Paesi esteri. Ieri il giudice delegato, Giuliana Filippello, ha autorizzato l’ex custode giudiziario di Moncaro e ora curatore della liquidazione giudiziale, a pagare gli acconti del 30% dovuti agli agricoltori che hanno conferito le uve nella fase della vendemmia operata dal custode. I curatori Fabio Pettinato, Salvatore Sanzo e Pollio hanno invitato i soci conferitori a comunicare i loro Iban per i bonifici che "entro le prossime ore saranno effettuati con un primo 50% immediato – spiegano – e saldo entro i successivi 15 giorni, in considerazione delle risorse finanziarie necessarie a garantire i costi della gestione Moncaro". Pollio, Sanzo e Pettinato giovedì hanno inviato una lettera a tutti i dipendenti per "chiarire che la procedura di liquidazione giudiziale aperta dal tribunale e quella coatta amministrativa aperta nella stessa giornata dal Mimit ma ad oggi non ancora pubblicata in Gazzetta Ufficiale, perseguono il medesimo scopo" e che "l’intendimento degli enti coinvolti è comune: la conservazione dei valori attivi aziendali e dei posti di lavoro, al fine di consentire un successivo trasferimento o liquidazione dell’azienda. Il Tribunale di Ancona – aggiungono – con l’apertura della procedura di liquidazione giudiziale, tenuto conto della natura e dell’attività svolta dall’azienda e con l’obiettivo di preservare la continuità aziendale, ha autorizzato la prosecuzione dell’esercizio di impresa. Ciò, anche al fine di scongiurare il pericolo di impoverimento del patrimonio di Moncaro e garantire il mantenimento del suo valore. Nella liquidazione coatta è previsto un particolare controllo da parte dello Stato e dei suoi organi e quindi un processo autorizzativo più lungo e farraginoso rispetto a quello della liquidazione giudiziale certamente più spedita ed efficiente".