Trema il comparto casa con la nuova stretta sui bonus fiscali che di fatto prevede che il credito di imposta sia cedibile una sola volta. La norma è contenuta nel decreto Sostegni-ter approvato dal Governo, ma non ancora convertito in legge e se dovesse passare così come scritta, una volta avviato il procedimento, l’impresa potrà cedere il credito maturato a fronte di lavori edilizi, solo una volta a un soggetto terzo, che non potrà cederlo ulteriormente. Così anche per lo sconto in fattura. "L’ennesima modifica alle misure in corso, sta creando una situazione che mina la fiducia di tutti, aziende, banche, cittadini – dichiara Marco Pierpaoli, segretario Confartigianato Imprese Ancona – Pesaro e Urbino –. Se passasse così come è stata scritta, la norma inibirebbe l’intero meccanismo della cedibilità illimitata del credito di imposta con gravi ripercussioni per le imprese. Le banche non potranno più cedere in seconda cessione il credito per cui, lo stesso, diventerebbe meno appetibile, sarebbe pagato meno e si fermerebbe presso i primi istituti a cui verrebbe ceduto con la conseguenza che diminuirebbero i plafond messi a disposizione dalle banche. Inoltre i crediti rischiano di rimanere in pancia a cittadini e imprese. Chi non ha capienza non potrà più detrarre, né cedere". È Luca Bocchino, responsabile sindacale Confartigianato Imprese Ancona – Pesaro e Urbino, a evidenziare lo scenario che si potrebbe verificare: "Il sistema bancario, in questo contesto d’incertezza si avvierà verso il rallentamento del processo di acquisizione dei crediti. Le imprese registreranno degli squilibri di liquidità tali da minare la regolarità dei flussi per l’approvvigionamento di materiali ed il pagamento degli stipendi". "E’ necessario un immediato dietrofront con misure di investimento per rassicurare banche e mercato – dichiara Filippo Luna presidente del comparto impiantisti Confartigianato –. Serve riattivare il meccanismo di cessione dei crediti già improrogabilmente dal 10 febbraio. Proseguire su questa strada vuol dire minare la fiducia delle persone e dei mercati, rischiare di azzerare la crescita del Pil basata molto anche sulla ripartenza dei cantieri".
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