REDAZIONE ANCONA

"Case di riposo e caro rette, la Regione intervenga"

L’assessore Samuele Animali fa i conti e sollecita l’intervento di Palazzo Raffaello per l’adeguamento tariffario: "I costi sono insostenibili"

Samuele Animali

Samuele Animali

Rette sempre più care per le case di riposo e scatta l’allarme anche da parte dell’amministrazione comunale. "Poiché la situazione sta diventando insostenibile dal punto di vista finanziario – dice l’assessore comunale Samuele Animali –, il Comitato territoriale dei sindaci dell’Ambito Sociale IX (Jesi e Vallesina) ha approvato e trasmesso alla Regione un ordine del giorno sulla situazione delle strutture residenziali per anziani, nel quale si chiede ’semplicemente’ di assicurare la copertura della parte di costi prevista dalle norme e di sostenere gli investimenti che la stessa Regione sta imponendo".

"I costi di gestione delle strutture per anziani sono improvvisamente aumentati negli ultimi mesi – spiega Animali – essenzialmente per il rinnovo del contratto collettivo di lavoro delle cooperative, fermo da troppi anni (stipendi aumentati del 15%; 10% per il Ccnl Uneba). Ulteriori aumenti derivano dall’approvazione dei nuovi manuali di autorizzazione e di accreditamento.

Per ragioni sociali solo una parte dell’incremento, che ammonta a circa 9,5 euro/giorno, viene riversata sull’utente; il resto rimane a carico del gestore, nel caso di Jesi il Comune. Il Dpcm 12/1/2017 dispone che i costi delle residenze protette per anziani devono essere pagati al 50% dal Servizio sanitario, cioè su disposizione regionale, mentre la parte restante viene coperta dagli utenti e dagli Enti locali in misura variabile. La Regione Marche tuttavia non ha adeguato il contributo di sua competenza. Tra l’altro i nuovi requisiti strutturali e organizzativi previsti dai manuali per l’autorizzazione e l’accreditamento delle strutture socio-sanitarie e sociali richiedono pure interventi strutturali che, anche questi, ricadono sui gestori in assenza di contributi regionali". Insomma una situazione delicata che l’assessore rilancia in attesa di ricevere risposte dalla Regione.

E, intanto, restando in tema sociale l’Asp interviene sulla La situazione di Veronica Piccioni, che lamenta mancata assistenza. "La realtà dei fatti, come sempre, è molto più complessa.

La signora – dicono Asp e Cooss Marche – usufruisce di 12 ore settimanali di ’Servizio di aiuto alla persona’ svolto da assistenti di base. L’assistente della signora va in maternità il 15 gennaio e il 27 Cooss Marche, che gestisce il servizio, invia una nuova assistente ma la famiglia ne chiede la sostituzione. Si è alla ricerca di una nuova figura non facile da trovare".