Chiusura della Giano srl, scorporata due anni fa dal gruppo Fedrigoni: le ricadute occupazionali potrebbero essere ancora maggiori dei 195 licenziamenti collettivi già avviati. Incerto anche il futuro dei lavoratori in staff leasing e i precari. Si potrebbe arrivare anche a 250 maestranze, comprese quelle dello stabilimento di Castelraimondo (Macerata) che potrebbero perdere il posto di lavoro. Sono giorni di angoscia per i lavoratori del gruppo Fedrigoni e c’è grande attesa per l’incontro previsto martedì a Verona con i vertici aziendali, summit da cui si attende maggiore chiarezza sugli scenari. Domani andrà in scena una giornata di sciopero generale con picchetto sotto la Regione Marche, ma ieri la Rsu Fedrigoni dell’area Marche e le organizzazioni sindacali regionali a seguito dell’incontro svoltosi giovedì con la direzione del gruppo, in cui sono stati dichiarati con la procedura di licenziamenti collettivi 195 esuberi hanno proclamato "in continuità con lo stato di agitazione, il blocco sin da subito dell’utilizzo degli straordinari, della flessibilità oraria e dei richiami in servizio in tutti i siti marchigiani".
Oltre alla giornata di sciopero dalle 6 di domani e fino alle 6 di martedì di tutti i siti produttivi paper dell’area Marche. Le sigle invitano tutti i lavoratori al presidio che si terrà sotto la sede della Regione Marche in piazzale Emanuela Loi domani alle 10.30, in occasione dell’incontro tra la delegazione sindacale e l’assessore regionale al Lavoro Stefano Aguzzi. Aguzzi incontrerà prima i vertici Fedrigoni, poi i sindacati per capire come affrontare questa nuova vertenza che mette di nuovo a rischio il tessuto produttivo e sociale della regione La procedura di licenziamento collettivo (195 persone) è già stata avviata giovedì e riguarda 161 operai, 30 impiegati e un dirigente e due quadri. Forte e netta la prima risposta dei lavoratori alla notizia della chiusura di Giano srl, ramo d’azienda che produce carta per ufficio, scorporato due anni fa da Fedrigoni che ha tentato anche di venderlo. Il presidente della Regione Francesco Acquaroli e l’assessore Aguzzi venerdì hanno scritto al ministro delle Imprese, Adolfo Urso chiedendo la convocazione urgente di un tavolo di concertazione: "La grave situazione di crisi aziendale comunicataci dalla Giano srl e dalla Fedrigoni Spa ci preoccupa particolarmente – scrive Acquaroli– in quanto coinvolge un territorio, quello del distretto Fabrianese, già colpito in questi anni da diverse situazioni di sofferenza (dalla ex Merloni, tutt’ora in atto; a Elica risolta ma con molte problematiche tutt’ora vigenti; ai futuri sviluppi industriali della Beko Europe e dell’indotto), e ora della Giano srl, del gruppo Fedrigoni Spa, una delle società cartiere più importanti delle Marche. Rappresentiamo la profonda preoccupazione del territorio, dei sindaci, dei sindacati, delle maestranze e di questa amministrazione regionale e riteniamo che su una situazione così impattante sul nostro territorio occorra indubbiamente aprire un focus anche a livello nazionale. Pertanto, siamo a chiedere di convocare urgentemente un tavolo di concertazione e di approfondimento sulla vicenda".