Caro bollette Tari, sale la protesta: il Comune rintuzza

L’assessore Giacanella replica alle opposizioni: "Non possiamo utilizzare altri fondi per abbassare i costi dei rifiuti, non hanno imparato nulla"

Caro bollette Tari, sale la protesta: il Comune rintuzza

Il sindaco Stefania Signorini e l’assessore Marco Giacanella

Gestione dei rifiuti, raccolta differenziata e Tari in aumento, tanto da scatenare la rabbia dei falconaresi. Accusati di "incapacità" dai capigruppo di minoranza Marco Baldassini (Vola, Ancora e Riformisti), Lara Polita (Cittadini in Comune) e Laura Luciani (Pd), dalla maggioranza rispediscono al mittente le critiche. Al contrario è l’assessore al Bilancio Marco Giacanella a contrattaccare: "È bene evidenziare come le responsabilità del costo alto della Tari siano del contratto del 2007, sottoscritto dall’amministrazione di centrosinistra, e tutt’ora in vigore. Non come sostenevano le opposizione delle fantomatiche quantificazioni delle penali per il mancato raggiungimento del 65 per cento – spiega –. Dal dato errato discende la proposta insensata di adottare subito e in tutta la città il porta a porta. Un progetto dal costo di oltre 2,5 milioni di euro che avrebbe causato un aumento importante della Tari. Noi abbiamo raggiunto il 65 per cento da alcuni anni, evitando ulteriori aumenti".

L’assessore ne ha soprattutto per i dem sul tema gestore unico provinciale: "Dovrebbero tacere: in questi anni ha appoggiato acriticamente il progetto di Ancona, solo perché amministrata dal Pd. Un progetto bocciato da Tar, Consiglio di Stato e Corte dei Conti. I danni e i costi del servizio e le spese legali di questi ritardi sono stati pagati dai cittadini. Oggi abbiamo un atteggiamento e un progetto molto diversi dai Comuni capofila Ancona e Jesi. La speranza è di ottenere dei risparmi di scala, che possano ridurre la nostra tariffa".

Sull’ultima riunione di Commissione, Giacanella contesta la ricostruzione dell’opposizione: "Sono stato molto chiaro: il risparmio per il mancato pagamento della quota capitale dei mutui per l’anno in corso, circa 1 milione e mezzo, sarà utilizzato solo in parte nell’anno corrente (quasi 300mila euro), la restante parte sarà destinata ai bilanci 2025 e 2026 per eliminare quei tagli dovuti all’aumento dei tassi d’interesse di mutui che il centrosinistra ha contratto". E ancora, ricorda, "il Comune paga una rata dei mutui di 4,2 milioni di euro, mentre nel 2020 la rata era di circa 2,4 milioni. Le opposizioni sono causa dei problemi e non la soluzione. In attesa di una sperata riduzione dei tassi d’interesse, prudenza e buonsenso ci inducono ad accantonare quegli importi per altri servizi che, senza risorse, rischierebbero tagli".

Chiude: "La proposta dell’opposizione di utilizzare questi risparmi per ridurre la Tari solo per quest’anno è miope e sbagliata. Significa sostenere la spesa corrente per un anno per sacrificare moltissimi servizi domani. Non hanno imparato nulla. È una proposta irrealizzabile anche nella forma: il regolamento della Tari, con il quale vengono decise le agevolazioni, è stato approvato in Consiglio il 30 aprile 2024. Non hanno colto il significato dell’atto: i fatti e i numeri sono incontestabili, anche se bruciano all’opposizione".

Giacomo Giampieri