Ancona, 2 febbraio 2022 - Guido Guidi, imprenditore alberghiero, come stanno influendo gli aumenti del costo dell’energia sulla sua attività? "Il Seeport, come tutti gli hotel del resto, è una struttura piuttosto energivora e gli aumenti si stanno facendo sentire in maniera pesante. Non solo sulle bollette, che sicuramente rappresentano la voce di spesa più importante, ma anche su tutto l’indotto, sulle forniture per le camere, i costi della lavanderia, il tovagliato, le materie prime per la colazione. Poi abbiamo la ristorazione all’interno dell’hotel, fortemente penalizzata dalle limitazioni a qualsiasi tipo di evento".
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Può farci qualche esempio di questi rincari? "La bolletta dell’energia elettrica al Seeport è più che triplicata, passando da 6900 euro di dicembre 2020 a 23mila euro di dicembre 2021. Gli aumenti sulle lavanderie (spugne e lenzuola camere) sono del + 22%. Il costo del pun (prezzo unico nazionale) a dicembre è schizzato di 60 punti fino ad arrivare a 242 (a novembre era 191 a maggio 50) e le previsioni su gennaio e febbraio sono di arrivare fino a 265. Se l’incidenza dei consumi elettrici in una camera doppia del nostro hotel era, nel dicembre 2020, intorno a 7,5 euro oggi è di 25,5 euro. Lavanderia e vestizione letto incidono 14,40 euro per camera a notte. E siamo già a 40 euro (iva esclusa). Se a questo sommiamo tutte le altre spese, come i vanity set, l’abbonamento a Sky o la prima colazione, a quanto dovremmo vendere una camera anche solo per rientrare nei costi? Per non parlare della Spa: se prima il nostro costo energetico era di 11 euro per due ore di accensione adesso è più che triplicato".
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Gli interventi del Governo sono serviti a contenere questi costi? "Il DL Sostegni ter (n. 4 del 27.01.2022) è entrato in vigore il 27 gennaio e, in seno agli interventi per il sostegno alle imprese per l’emergenza COVD-19, ha destinato 1,2 miliardi di euro per annullare gli oneri di sistema sulle bollette dell’energia elettrica per le aziende che impegnano potenze sopra i 16,5 kW. Il provvedimento prevede un credito di imposta pari al 20% delle spese elettriche per le imprese energivore, con costi aumentati del 30% rispetto al 2019: è un aiuto sì ma molto limitato ed estemporaneo, non certo risolutivo nel medio periodo". Gli aumenti si rifletteranno quindi sul costo delle camere? "Noi per il momento non abbiamo ritoccato il costo delle camere visto anche il periodo in cui la domanda è statica. Ma prevedo aumenti con l’arrivo della bella stagione, saranno inevitabili".
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Come vede il prossimo futuro? "In questo periodo il nostro settore è messo veramente a dura prova ma non sono in grado di fare previsioni. Sicuramente deve crescere la consapevolezza ambientale, dobbiamo consumare meno e ridurre gli sprechi che nel comparto dell’hotellerie sono ancora molti. Nel frattempo teniamo duro e anche se abbiamo spesso pensato di chiudere in questi mesi abbiamo preferito fare una scelta di continuità anche per dare un segnale forte. Per fortuna stiamo lavorando bene, le nostre 50 camere sono quasi sempre occupate e i clienti apprezzano il nostro la voro e gli sforzi che stiamo facendo".