"Carbonari" senza pace: piove dentro

Infiltrazioni nella palestra inaugurata tre settimane fa da Velasco. Gocce in tribuna e macchie sul soffitto

"Carbonari" senza pace: piove dentro

Infiltrazioni nella palestra inaugurata tre settimane fa da Velasco. Gocce in tribuna e macchie sul soffitto

Infiltrazioni d’acqua alla palestra Carbonari inaugurata tre settimane fa dal grande Julio Velasco. Gocce d’acqua sono cadute sulla tribuna e macchie sul soffitto interno sono state segnalate al Carlino nella palestra finita di recente al centro delle cronache per il parquet nuovo che, secondo i tecnici e la giunta non sarebbe pattinabile se non con scarsa frequenza (fatto che ha suscitato le proteste di un’associazione sportiva di pattinaggio). Ora la novità delle infiltrazioni d’acqua dovute probabilmente alla poggia caduta in abbondanza nel week end. Precipitazioni abbondanti che hanno anche fatto spuntare, com’è ormai usuale, di nuovo i secchi all’ospedale Carlo Urbani, specie nell’atrio e ai pianti alti. Anche le infiltrazioni alla palestra Carbonari non sarebbero poi una novità. Del resto la ristrutturazione della palestra, internamente conclusa, non ha riguardato ancora le coperture come spiega l’assessora ai Lavori pubblici Valeria Melappioni: "Mi sono confrontata anche questa mattina con ingegnere e Rup e non ci sono state segnalazioni particolari. I lavori esterni non sono terminati e non è stato messo mano al tetto, ma all’interno dell’appalto c’è anche la riqualificazione esterna dell’edificio. E’ in corso la realizzazione del cappotto e anche l’impermeabilizzazione. La ditta sta facendo i lavori e terminerà anche questo intervento esterno. Non ci risulta una particolare infiltrazione d’acqua e comunque nulla che non fosse già parte della consapevolezza con cui stiamo lavorando. Daremo completezza anche a questo". Ma ad emergere in queste ore, per via dello stanziamento di fondi per riparare i danni, è anche "una "massiccia infiltrazione d’acqua" al Museo delle arti della stampa di via Valle, come si legge nell’atto pubblicato dal Comune. Danneggiato parte del materiale archiviato all’interno. L’evento si è verificato lo scorso 18 settembre e ha interessato i fondi archivistici "Tipografia Editrice Flori di Jesi" e "La Tipografica jesina", fondi privati (il primo acquisito dal Comune nel 1996, il secondo in deposito) dichiarati di notevole interesse storico. Testimonianze preziose della tradizione della stampa in città come il fondo Flori, tipografia molto famosa e di grande importanza nella storia cittadina. L’infiltrazione in questo caso sarebbe stata causata da una rottura verificatosi in uno degli altri appartamenti Erap, presenti nel palazzo storico. Il museo resta comunque aperto.

Sara Ferreri