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Carabinieri in bici per controllare la città

Sei le due ruote assegnate a Senigallia, il comandante Francesca Romano Ruperto: "Impiego sperimentale in 24 città italiane"

Carabinieri in bici per controllare la città

Carabinieri in bici elettrica per controllare la spiaggia di velluto, la Compagnia di Senigallia guida il progetto pilota dell’Arma: sono 24 (su 7901) i Comuni presenti in Italia in cui i militari perlustreranno le zone difficilmente raggiungibili in auto. I carabinieri in bicicletta affiancheranno quelli di pattuglia in auto per fronteggiare l’aumento delle richieste. Centro storico, ma anche l’area ztl che, nei mesi estivi, si amplia anche sul lungomare di levante dove il senso unico in vigore su tutto il tratto, in caso di traffico intenso, potrebbe allungare i tempi dell’intervento. Alla Compagnia di Senigallia sono state assegnate sei biciclette a pedalata assistita da impiegare nei servizi svolti a Senigallia, Marzocca e Corinaldo.

Il tutto per consentire maggiore capacità di spostamento in zone difficoltose da raggiungere in auto, ma anche dove c’è un’alta presenza di pedoni. "Si tratta di un impiego sperimentale – spiega Francesca Romana Ruberto, capitano della Compagnia di Senigallia – che rientra nelle ultime innovazioni messe in campo dall’Arma a livello nazionale". Nelle Marche quella di Senigallia è l’unica Compagnia che sta effettuando sperimentazione. Ieri i militari hanno svolto il primo servizio per le vie del centro storico e del lungomare. Nei prossimi giorni il servizio sarà allargato anche a Marzocca e Corinaldo. Casco rigorosamente nero come le snakers e giubbotto antivento per salire in sella a una bicicletta nera con righe rosse e l’immancabile fiamma, simbolo dell’Arma. Non tutti sanno che la storia della bicicletta nell’Arma ha radici lontane, già risalenti a fine ‘800.

Chiamate allora velocipedi o "macchine ciclistiche", le bici venivano usate per determinati servizi nei paesi e in città. In alcuni Comuni sono già in uso da più di un anno, utilizzate non solo nelle aree pedonali e nei lunghi percorsi in pianura, ma anche nei sentieri dei Comuni di montagna. Sulla spiaggia di velluto prima dei carabinieri, a utilizzare le biciclette per i controlli sono stati gli agenti della polizia municipale che dal primo aprile al 30 settembre hanno effettuato il servizio in sella alle due ruote. La Polizia è invece dotata di moto d’acqua per effettuare controlli in mare, ma anche per raggiungere la riva in breve tempo: ormai da qualche anno i mezzi si vedono anche sull’arenile della spiaggia di velluto, soprattutto in prossimità di festività e grandi eventi.

Silvia Santarelli