Lavori su via Bocconi, ingressi in città e afflusso all’ex Savoia: un mix letale per la viabilità anconetana ieri mattina. A farne le spese centinaia di automobilisti costretti in coda per più di mezz’ora lungo la rampa di accesso in centro. Dalle 7,30 alle 10 è stata davvero una mattinata di passione, tra proteste e un altissimo rischio di incidenti provocati da automobilisti nervosi e indisciplinati. Nei giorni del G7 Salute, da mercoledì a venerdì della prossima settimana, con la direttrice di via Marconi chiusa e il traffico da nord veicolato tutto verso la galleria del Risorgimento, saranno possibili ingorghi straordinari e da togliere il sonno.
È pur vero che il problema principale ieri è stato provocato dall’occupazione di una delle due corsie di via Bocconi in direzione centro. Proprio a causa del G7 il Comune sta rifacendo gli asfalti sopra cui sfrecceranno le auto delle delegazioni in arrivo dai grandi della Terra e dopo l’Asse, sistemato nei punti più ammalorati, da lunedì tocca a via Bocconi. Riducendo a una sola corsia il transito si è formato un collo di bottiglia la cui conseguenza principale è stata una coda insostenibile che in alcuni momenti arrivava sotto e addirittura fuori dalla galleria di Baldì dell’Asse Nord-Sud. Centinaia di veicoli a passo d’uomo e a lungo fermi, carreggiata completamente occupata da un fiume di macchine con una conseguenza diretta per l’ambiente a causa dei fumi sputati dalle auto.
Come diretta conseguenza forti rallentamenti si sono sviluppati anche su via Martiri della Resistenza. Piazzale della Libertà è stato l’epicentro del caos, disagi e ritardi anche per le linee urbane ed extraurbane di Conerobus. Probabilmente sarebbe stato meglio organizzare questi lavori di asfaltatura nelle ore serali e notturne, come più volte fatto in passato.