REDAZIONE ANCONA

Canale a secco: stop ai prelievi, ma dura poco

Dopo le proteste dei residenti per la moria di pesci l’assessore Comodi è intervenuto con Viva Servizi: però dopo 24 ore è tornato il problema

Da sinistra, il sindaco Ghergo e l’assessore Comodi

Da sinistra, il sindaco Ghergo e l’assessore Comodi

Moria di pesci e gamberi nel torrente Valleremita, dopo l’allarme dei residenti, sul posto interviene l’assessore e vicesindaco Gabriele Comodi che fa staccare la pompa di prelievo delle acque. Ma dopo appena 24 ore questa si riattiva togliendo di nuovo la poca acqua presente. VivaServizi spiega il motivo e annuncia un "importante intervento che dovrebbe sanare le criticità". Buone notizie quindi in vista. Hanno invece un diavolo per capello i residenti che parlano di "disastro ambientale punibile legalmente". "Dopo l’allarme che abbiamo lanciato martedì mattina – spiega un residente - è intervenuto l’assessore all’ambiente Comodi del Comune presso Viva Servizi che è arrivata sul posto e ha staccato il funzionamento delle pompe di prelievo. Hanno chiuso la fontanina pubblica sulla piazza e il rifornimento dei lavatoi (inutilizzati). Il torrente era interamente prosciugato. Inoltre sul fosso si versano i liquami dell’ex depuratore, ora a causa del fiume prosciugato, c’è un fortissimo odore insopportabile e anche un pericolo per l’ambiente e le persone. Dopo appena 24 ore Viva Servizi ha rimesso in moto le pompe, così aumenterà il disastro ambientale".

Secondo i residenti "facendo alcune valutazioni si sarebbe potuta lasciare anche una minima quantità di acqua in modo da tenerla in vita e mantenere la fauna selvatica". In realtà a quanto pare la richiesta di lasciare un flusso minino non era arrivata dal Comune quando VivaServizi ha annunciato l’attivazione della pompa. "Il problema è conosciuto – spiegano da Viva Servizi – e si sta provvedendo a cercare di risolverlo: è in corso un investimento di 250mila euro concordato tra Regione e Viva Servizi per sostituire le tubazioni dalle sorgenti fino al centro Fabriano e fermare le dispersioni. Un progetto che sarà concluso la fine dell’anno e che potrà contribuire a evitare di accendere il pozzo nel futuro". Una situazione analoga era stata segnalata negli anni scorsi, quando pure il torrente di Valleremita era rimasto a secco. Tutto è nato dall’attivazione del pozzo VivaServizi per le necessità idriche di queste torride giornate. La scorsa settimana il Comune ha emanato un’ordinanza valida fino a fine ottobre o fino alla sua eventuale revoca da parte del sindaco, che invita tutti i cittadini a "prestare particolare attenzione all’uso delle risorse idriche e a evitare ogni tipo di spreco". Siamo in un contesto "di prolungata siccità e temperature eccezionalmente elevate che stanno interessando l’intero territorio comunale". Una situazione richiede "misure preventive per evitare futuri disagi e garantire la disponibilità di acqua".

Sara Ferreri