Campi fotovoltaici, la Regione chiede lo stop

La richiesta è stata inviata alla Provincia per fermare l’iter autorizzativo dell’impianto in attesa della nuova legge che è in discussione

Campi fotovoltaici, la Regione chiede lo stop

Campi fotovoltaici, la Regione chiede lo stop

Nuovi campi di fotovoltaico a Sassoferrato, la Regione chiede alla Provincia la sospensione degli iter autorizzativi in corso e quindi anche di quelli di Monterosso stazione. Ieri la terza commissione consiliare della Regione Marche ha avviato la discussione sulla proposta di legge, a firma Luca Serfilippi e Fabrizio Cesetti, per la individuazione delle aree idonee e non idonee all’installazione degli impianti di fotovoltaico con moduli ubicati a terra su territorio regionale. "In attesa che la legge giunga ad approvazione – rimarcano dal comitato Monte Strega che diversi mesi si batte con forza contro le nuove installazioni -, sono pertanto sospesi, tutti i provvedimenti in corso di autorizzazione, come quello relativo al progetto degli impianti in località Monterosso stazione di Sassoferrato. A proposito di informazione e di coinvolgimento dei cittadini – aggiungono dal comitato – nessuna informazione è arrivata non solo alla cittadinanza, ma neanche, come necessariamente si dovrebbe all’inizio dei procedimenti attuativi, ai confinanti dei terreni ove è prevista la collocazione degli impianti e nemmeno ai 4045 proprietari dei terreni che dovranno essere espropriati per la realizzazione dell’elettrodotto. Stiamo preparando – aggiungono - una memoria con i nostri argomenti che invieremo ai firmatari della proposta di legge regionale, al presidente e ai membri della III Commissione consiliare. La proposta di legge, oggi (ieri, ndr) in commissione, dovrebbe essere portata in aula, per una prima discussione, al primo consiglio regionale raggiungibile martedì prossimo".

La conferenza dei servizi sui sette ettari di fotovoltaico a Monterosso stazione è in corso. "La convenzione di Aarhus – spiegano ancora i contrari - sottoscritta dai paesi europei, leggi nazionali e regionali mettono l’accento sulla necessità che i cittadini siano ampiamente informati e coinvolti nelle scelte in materia ambientale. È un problema di tutela dei diritti umani e di giustizia. Come pure sottolineano che vi deve essere una pianificazione nella installazione di impianti fotovoltaici con moduli ubicati a terra, da adottare in modo oculato considerando attentamente l’impatto sull’ambiente e sulla società, minimizzandone i danni e non rendendo più povero o addirittura distruggendo il ‘capitale’ naturale".

Intanto prosegue la raccolta firme, in parte già consegnata al sindaco Maurizi Greci, petizione che ha superato le 2.400 sottoscrizioni.

Sara Ferreri