di Pierfrancesco Curzi
Caldaie senza bollino, scattano le ordinanze nei confronti dei morosi. Aumentano in maniera esponenziale. Sono in forte crescita gli impianti termici disattivati e le sospensioni delle forniture a famiglie non in regola da tempo e irrintracciabili. Il servizio dal 2017 è stato delegato dall’amministrazione comunale a una delle sue partecipate, Mobilità e Parcheggi: "Ogni giorno il nostro personale effettua una media di 4-5 controlli al giorno nei confronti di famiglie che risultano inadempienti con il controllo della sicurezza della caldaia – spiega Giorgio Luzi, responsabile del settore per M&P – Per essere più chiari si tratta dei famosi bollini verdi che confermano l’avvenuto controllo da parte di un tecnico specializzato e dunque il perfetto funzionamento. Un nostro dipendente si occupa della complessa operazione di confronto tra i soggetti che risultano dotati di un contatore del gas e quelli che non sono bollinati. Nel capoluogo sono tanti, ma non va dimenticato che ci possono essere diversi motivi dietro la mancata applicazione del bollino. In questo momento abbiamo aperti quattro fascicoli nei confronti dei morosi a cui potremmo staccare il gas dopo le procedure svolte. Il fenomeno è in grande crescita ed è figlio dei tempi e delle difficoltà per le famiglie, sommerse da conti non sempre facili da pagare, e potrebbe deflagrare. Questa situazione va di pari passo con le difficoltà delle famiglie".
Ci sono le pratiche aperte e poi ci sono le ordinanze emesse dall’amministrazione comunale, una vera e propria raffica. Tra chi decide di non mettersi in regola c’è chi non vive in quell’appartamento, altri non riescono a rispondere agli appuntamenti fissati da M&P per i controlli: "Molti ci marciano e sperano di potersela cavare senza troppi rischi – aggiunge Luzi – Il problema è che un impianto termico non soggetto a manutenzione e controlli periodici può essere un grosso rischio per l’incolumità degli inquilini, in caso di fughe di monossido, e per tutti i residenti di un palazzo qualora si possa innescare un’esplosione. Per questo motivo noi facciamo i controlli capillari e cerchiamo di stanare chi non fa la bollinatura".
La procedura è standard. Chi non ha l’impianto conforme viene contattato da Mobilità e Parcheggi e prima di procedere oltre il soggetto può regolarizzarsi entro un tempo che va dai 15 ai 30 giorni. In caso contrario iniziano le ispezioni.
Viene fissata una prima data e, in caso di mancato reperimento viene organizzato un secondo appuntamento: "Vorrei essere chiaro – precisa il dirigente di M&P – le ispezioni non sono a sorpresa, le fissiamo previa comunicazione. Se anche dopo il secondo sollecito gli ispettori non hanno riscontro si procede all’ordinanza di distacco e stop alla fornitura. Per le caldaie a gas nelle normali abitazioni il bollino costa 14 euro e va messo ogni 4 anni. Il manutentore chiede all’utente la cifra che poi andrà a riversare sul curmit (catasto unico degli impianti termici). La periodicità diventa biennale in caso di impianti a gas più grandi o di combustibili solidi e liquidi".