Ancona, 3 dicembre 2024 – Colpita a calci sul volto e sulle gambe e mandata all’ospedale: solo per aver chiesto di lasciare libero il passaggio del suo palazzo e di non restare in un’area privata. Protagonista, suo malgrado, del gesto violento una donna di 56 anni residente in via Canale, a due passi da via Michelangelo e da piazzale della Libertà, aggredita da uno studente del liceo artistico ‘Mannucci’, appena maggiorenne. Il giovane, infatti, è stato fermato poco dopo i fatti da un funzionario di polizia fuori servizio, residente nei pressi. La 56enne, sotto choc per l’accaduto, ha sporto regolare denuncia, ma soprattutto poco dopo l’aggressione si è fatta refertare al pronto soccorso dell’ospedale di Torrette per i traumi subiti. Non stiamo parlando di graffi o lividi, ma traumi agli arti inferiori oltre ai segni sul volto, per una prognosi di ben 30 giorni.
I fatti risalgono alla settimana scorsa, per la precisione mercoledì mattina, attorno alle 7,45. A raccontare l’accaduto al Carlino il marito della donna: “Lei è uscita presto per portare fuori il cane e sul portone si è trovata davanti questi ragazzi e ragazze del liceo artistico che quasi quotidianamente ogni mattina a quell’ora si fermano nello slargo davanti al palazzo dove abitiamo. Il ragazzo in questione, assieme a un altro credo, era seduto proprio sullo scalino del portone e lei gli ha chiesto di lasciare libero il passaggio – racconta il marito dell’aggredita – e loro si sono sistemati davanti al nostro garage dove lei doveva entrare. All’ennesima richiesta la reazione è stato più accesa e quando quel ragazzo ha pensato che mia moglie lo stesse filmando col cellulare, in realtà non ha registrato nulla, lui ha iniziato a colpirla a calci. È probabile che il soggetto faccia arti marziali perché con un calcio ha colpito il volto di mia moglie e le ha strappato il cellulare dalle mani; poi come una furia si è accanita contro il corpo, le gambe in particolare, una raffica di calci”.
Alla scena hanno assistito altri compagni e compagne del giovane e una, in particolare, ha testimoniato in favore della donna, andando contro il suo coetaneo. Decisiva, tuttavia, per ricostruire i fatti, la testimonianza del poliziotto fuori servizio che ha confermato quanto accaduto e fermato lo studente.
L’altro giorno la violenza gratuita, sullo sfondo gli atti vandalici, il consumo e lo spaccio di sostanze, soprattutto al pomeriggio: “In una casa qui vicino vive un soggetto che si occupa dello spaccio – aggiunge il marito della vittima che poi rivela un particolare importante – Più o meno sono sempre gli stessi, molti abitano nel quartiere, altri arrivano da fuori e a volte a comportarsi peggio sono le ragazze. Hanno scelto questo slargo come loro punto di ritrovo pre e post scolastico, ma qui non può andare avanti così. Stranieri? Macché, sono tutti italiani, italianissimi e tutti di buona o ottima famiglia. La classica Ancona bene”. Appresa la notizia il Carlino ha contattato la direzione del liceo artistico ‘Mannucci’, all’oscuro della vicenda e pronto a collaborare con le forze dell’ordine se necessario.