Una stagione estiva tiepida per numero di presenze, non di certo per le alte temperature. Così la definiscono gli operatori del turismo che ogni giorno hanno a che fare con i numeri delle presenze sulla costa. L’aumento dei prezzi lamentato da tanti non sarebbe l’unico motivo che ha fatto desistere tanti italiani dal raggiungere il litorale anconetano. "Finora abbiamo attratto un più 25 per cento circa di stranieri ma perso almeno il 30 per cento di italiani. Solo Senigallia ha tenuto. La Riviera del Conero no. Tutto forse grazie agli eventi, la gente ha voglia di divertirsi, è questo che manca – spiega il consigliere regionale di Federalberghi Marche, Emiliano Pigliapoco – Le mucillagini non hanno influito sulle prenotazioni. La gente ha voluto comunque spendere meno. E’ cambiato tutto dal post Covid quando si era disposti a spendere. Nel momento in cui c’è stata l’apertura verso l’estero gli italiani ne hanno approfittato. Comunque dopo l’emergenza sanitaria si sceglie l’aria aperta. I villaggi hanno avuto ottimo riscontro, penalizzate invece le strutture ricettive. Chi ha grandi spazi con piscina ha risentito poco, chi ha strutture piccole tanto. C’è chi lamenta meno dieci per cento, chi fino a meno 25".
A Numana e Sirolo anche gli ombrelloni giornalieri si sono trovati, last minute, fatto che era quasi impensabile gli anni scorsi. Il pienone di Ferragosto, come confermato da Luca Paolillo, presidente dell’associazione bagnini della Riviera del Conero, non è sintomatico dell’intera stagione balneare. Diversi gli appartamenti rimasti vuoti, così come le camere di albergo. Meglio i camping. Il primo entroterra sta vivendo una situazione più rosea: "Le strutture stanno lavorando bene, soprattutto nel fine settimana quando sono sempre piene. Nelle montagne marchigiane i vacanzieri arrivano soprattutto per fare attività all’aria aperta come trekking, bike, equitazione, ma anche per assaggiare i prodotti enogastronomici e per una visita in cantina. Ormai comunque il quadro è tracciato, settembre non compenserà le perdite", aggiunge. Abc turismo, l’associazione che comprende agriturismi, bed and breakfast e country house dell’Osimano, rappresentato da Roberto Biondini, conferma l’andamento: "Ad agosto le nostre strutture sono tutte piene ma il calo c’è stato. Giugno è stato da dimenticare e luglio con meno stranieri perché molti sono tornati a scegliere l’estero. Sono comunque fiducioso che la stagione si prolungherà a settembre ed ottobre, ormai è così da anni. Noi non abbiamo alzato i prezzi nonostante i rincari però c’è sempre meno margine. Escludendo agosto, abbiamo avuto sempre richieste per periodi brevi, segno che è anche cambiata la tipologia di turismo, ai vacanzieri di oggi piace girare. Dobbiamo trovare il modo per trattenere i turisti sul territorio, renderlo attrattivo e competitivo".
Più positivo il direttore marketing dell’associazione Riviera del Conero Massimo Paolucci: "Rispetto all’anno scorso ci risulta un leggero scarto in negativo ma parlare prima di avere i numeri ufficiali può rivelarsi un errore. Se settembre andrà bene sarà come il 2023. Stiamo per iniziare un buon progetto con la Germania per attirare i flussi e sono davvero fiducioso. Il turismo green in Riviera tiene ancora, è richiestissimo".
Silvia Santini