
Il cadavere della donna affiorato in mare al Passetto è stato trasportato in porto. Ora verrà eseguita l’autopsia
Ancona, 1 febbraio 2025 – Tragedia nelle acque gelide del Passetto, oggi pomeriggio, quando un corpo è affiorato in mare ed è stato recuperato dai sommozzatori dei vigili del fuoco e dalla Guardia costiera di Ancona, prima che la nebbia avvolgesse il capoluogo e facesse calare la notte su una terribile scoperta. È il corpo di una donna della quale, però, non si conosce ancora l’identità.
L’avvistamento
Ad accorgersi della presenza di un cadavere sarebbe stato il personale del ristorante ‘L’ascensore’ – attività che si affaccia proprio sullo specchio d’acqua antistante la spiaggia del Passetto –, mentre era intento nell’allestimento della sala e dei tavoli in vista della cena del sabato sera.
Perché quella sagoma dalle sembianze umane, che galleggiava a pelo d’acqua a circa 200 metri dalla costa, non è passata affatto inosservata a chi si trovava in zona in quei momenti di forte sconcerto.
La macchina del soccorso
Tanto che è scattato subito l’allarme. E infatti, poco prima delle 17, è partita l’immediata telefonata al Numero unico delle emergenze 112 e in brevissimo tempo si è attivata la macchina del soccorso.

A partire dalle forze dell’ordine. Via mare sono arrivate le imbarcazioni dei vigili del fuoco, presenti con il Nucleo sommozzatori, e della Capitaneria di porto, sotto il coordinamento del settimo Mrsc della Guardia costiera di Ancona, che hanno raggiunto l’area, battuta palmo a palmo per le ricerche della persona che, nell’arco di pochi minuti, è stata trovata purtroppo senza vita. Non c’è stato nulla da fare.
L’identificazione
La salma, quindi, è stata recuperata e tradotto a bordo di una delle due unità navali, prima di essere trasferita verso lo scalo dorico, e in particolare alla banchina numero 4, dove ad attenderla era già presente il personale medico del servizio sanitario. Sono state avviate le operazioni di identificazione della vittima da parte della Polizia scientifica di Ancona e si stanno valutando tutte le ipotesi in merito all’accaduto, ad opera della Polizia giudiziaria in seguito alle apposite direttive del magistrato di turno della Procura della Repubblica.
L’autopsia
Secondo le prime ricostruzioni, non sarebbe stato possibile definire con precisione l’età della vittima e non è da escludere che, dopo il trasferimento all’obitorio di Torrette, possa essere effettuato l’esame autoptico volto a stabilire da quanto tempo si trovava in acqua e verosimilmente anche le cause del decesso.
Allo stesso modo non è noto se la donna avesse con sé i documenti anagrafici, utili a chiarirne l’identikit.
Persone scomparse
Motivi per i quali non sarebbero state escluse le verifiche delle segnalazioni di persone scomparse, incrociando i dati per provare ad individuarne nome e cognome. I contorni della vicenda restano ancora da ricostruire con precisione.
Soprattutto per conoscere cosa possa essere accaduto a quella donna, in un pomeriggio finito nel dramma.