PIERFRANCESCO CURZI
Cronaca

Caccia ai furbetti delle tasse. Reddito basso, ma aveva 66 auto

Ecco alcuni casi scoperti grazie al protocollo anti evasione rinnovato in Comune con Finanza e Ancona Entrate

Caccia ai furbetti delle tasse. Reddito basso, ma aveva 66 auto

I furbetti della tasse, in tanti scovati negli ultimi anni grazie alle indagini incrociate tra Guardia di finanza e Ancona Entrate. Ieri a Palazzo del Popolo il sindaco di Ancona, Daniele Silvetti, il suo vice, Giovanni Zinni, e il comandante regionale delle Fiamme Gialle, il Generale Alessandro Barbera, hanno firmato il nuovo protocollo di intesa, sulla scia di un primo accordo che risale al 2007 e che ha prodotto risultati significativi. Molto interessanti i dati e le fattispecie di evasori ‘speciali’ prodotti dai vertici di Ancona Entrate che negli ultimi anni hanno consentito di recuperare 2 milioni e mezzo di euro, messi a disposizione del Comune.

L’analisi di alcuni evasori ricostruita dal direttore di Ancona Entrate, Leonardo Giacchetta, è davvero interessante. In particolare il titolare di un agriturismo che per anni non ha pagato la Tari e soprattutto non aveva alcuna autorizzazione commerciale e ha svolto l’attività senza partita Iva; di contro palesava un tenore di vita molto elevato, fatto anche di alcuni beni di lusso, tra cui macchine potenti e barche. Si dichiarava nulla tenente un anconetano possessore di 66 autoveicoli noleggiati in nero e che dire di un circolo culturale che lucrava organizzando cene a pagamento senza alcuna autorizzazione. Infine un personal trainer che dichiarava zero e girava con auto di lusso. Sono casi emblematici dell’evasione di imposte erariali e locali accertate grazie al rapporto di collaborazione tra gli enti.

Lo spessore "educativo e formativo" dell’accordo è stato sottolineato dal sindaco Daniele Silvetti che ha ringraziato il Comando Guardia di Finanza per il dialogo e per l’attenzione rivolta a queste delicate tematiche; il vice sindaco e assessore al Bilancio, Giovanni Zinni ha messo in evidenza "l’importanza della qualità degli accertamenti" e quindi di una collaborazione efficace che permette agli uffici della Ragioneria di lavorare con più tranquillità; il generale Alessandro Barbera ha plaudito al "riverbero positivo di una azione sinergica legata all’equità fiscale", spiegando che i piani di intervento del Comando regionale Guardia di Finanza sono due: "Individuare e comunicare con sollecitudine al Comune le irregolarità verificate e al tempo stesso mettersi a disposizione per recepire elementi di rischio che meritano attenzione".

Da parte sua l’Amministratore Unico di Ancona entrate, Lorenzo Giacomo Robotti ha fatto presente che la linea tenuta dalla società addetta alla riscossione è stata sempre quella di "venire incontro ai contribuenti, facendo un distinguo tra chi dimentica o non può pagare e chi invece non vuole pagare. È questa categoria che va intercettata. Si fa il possibile per mettere i cittadini in condizione di pagare le tasse, per ridurre i costi degli adempimenti e per ridurre le sanzioni, a fronte di una gestione dei tributi sempre più complessa".

Infine il direttore Giacchetta: "Il recupero dell’evasione dei tributi locali è stata pari a quasi 1,4 milioni di euro: su un totale di 260 soggetti controllati per Tarsu, Tares e Tari il recupero è stato di 1.062.214 euro e di 319.891 euro per Ici-Imu e Tasi. Un risultato eccellente".