Sempre meno "portoghesi", sempre più abbonamenti. La ricetta di Conerobus piace agli utenti. Così tanto che negli ultimi tre mesi, da gennaio a oggi il numero degli abbonamenti per usufruire del servizio pubblico ad Ancona e zone coperte dalla partecipata più grande del Comune dorico, è aumentato del trenta per cento.
Sarà anche per la politica di "bastone e carota" adottata dalla stessa Conerobus che ha intensificato in maniera massiccia i controlli a bordo dei bus, servendosi anche di una ditta privata di vigilantes. Più controllori, tecnologie in loro possesso di ultima generazione, presenza costante della vigilanza privata. Chi sale sul mezzo pubblico senza averne titolo, praticamente si ritrova spalle al muro. Sono soprattutto ragazzi. Non è un caso che il 50% di quelli sorpresi senza biglietto, hanno scelto di pagare immediatamente. Il controllore li avvisa al momento di intavolare un discorso circa la contestazione: "Guardi che lei in questo momento è ripreso". Una telecamerina è puntata proprio sul passeggero, tutto ciò che dice viene puntualmente registrato. Un deterrente non di poco conto anche per evitare ai controllori possibili aggressioni verbali e fisiche come accadeva spessa in passato. Così facendo le aggressioni non ci sono state più e chi deve pagare paga, usufruendo anche del pos che ormai è di uso comune e sta di gran lunga superando il contante. "Credo di poter affermare che ci siamo incamminati sulla buona strada anche nella lotta alla evasione dei titoli di viaggio" commenta il presidente di Conerbus, Italo D’Angelo, sollecitato dalle nostre richieste
"Questo sopratutto grazie all’impegno dei nostri verificatori e dello staff dirigenziale dell’Azienda. Oggi sono dotati di telecamerina da attivare in situazione di difficoltà e dispositivo per incassare subito il costo del biglietto e della sanzione. Dopo il festival di Sanremo che ha visto la FI. FA impegnata nei servizi di sicurezza, con i nostri verificatori che non avevano comunque interrotto le verifiche, abbiamo ripreso i controlli congiunti che saranno effettuati ogni settimana, fino alla fine di maggio. Per questa collaborazione – aggiunge D’Angelo – abbiamo speso 10.000 euro, corrisposte da ATMA. Sono state emesse: a marzo 942 sanzioni di cui 709 da parte dei nostri verificatori e 233 di FI. FA. Riscosse subito il 44% delle sanzioni per un totale di 20.900 euro".
A febbraio le sanzioni sono state 736 di cui 530 da parte dei verificatori Conerobus e 206 di FI.FA, recuperando subito il 45% delle sanzioni: 17.000 euro, 5300 recuperati da FI.FA
A gennaio le sanzioni erano state 1227, 922 di Conerobus e 305 di FI.FA ed era stato incassato subito il 50% di cui 8000 euro incassate da FI. FA Il trend delle sanzioni quindi tende a diminuire e gli utenti stanno comprendendo che "pagare il biglietto conviene – commenta il presidente Conerobus –. I ricavi a gennaio e febbraio sono aumentati così come l’acquisto di tessere. Continueremo le verifiche. Nella mattinata di ieri sono state emesse 14 sanzioni, "segno evidente del “ravvedimento“ di tanti scrocconi. Colgo l’occasione per ringraziare le forze dell’ordine per il supporto che ci danno, supporto che ci consente la regolarità di un servizio pubblico insostituibile, talora turbato da atti di inciviltà a bordo degli autobus".
Andrea Massaro